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Comune di Ancona, Talevi (Cisl): «Crolla il numero di dipendenti, si rischia il collasso»

Per il Segretario Generale Fp Cisl Marche, il nuovo direttore generale quando arriverà, avrà due compiti: velocizzare le procedure assunzionali e definire il nuovo contratto decentrato

Comune di Ancona
Comune di Ancona

ANCONA – Crolla sotto le 700 unità il numero dei lavoratori del Comune di Ancona e i problemi organizzativi in ogni settore si accentuano. «A quelli cronici della Polizia Municipale, ora scesa ad 87 unità contro le oltre 100 che dovrebbe avere un ente capoluogo di 100mila abitanti – denuncia il Segretario Generale Fp Cisl Marche, Luca Talevi – si aggiungono quelle del personale amministrativo, informatico, tecnico ed educativo».

Luca Talevi, Segretario Generale Fp Cisl Marche

Talevi denuncia la carenza di personale e il fatto che il «Comune è ridotto ai minimi termini. Se presto non ci saranno delle assunzioni, il Comune rischierà il collasso. Il nuovo direttore generale quando arriverà, avrà due compiti: velocizzare le procedure assunzionali e definire il nuovo contratto decentrato». Al momento i dipendenti comunali sono 696, ma in un Comune con circa 100mila abitanti Talevi spiega che «dovrebbero essere intorno ai 900». E la situazione è destinata a peggiorare. «Quota 100 – spiega – accentua il numero delle uscite previste per il 2019 che si aggiungono ai 48 pensionamenti del 2018. Sono già 20 le domande di pensionamento sinora presentate con quota 100 e presumibilmente entro la fine del 2019, considerata l’età media dei dipendenti, saranno circa 50 i pensionamenti complessivi ( tra Fornero e quota 100)».

A giorni arriverà il nuovo direttore generale e Talevi sostiene che «avrà molto da fare». Il Segretario Generale Fp Cisl Marche indica due compiti primari. Innanzitutto «l’accelerazione delle procedure di assunzione del personale, almeno quello previsto dal piano assunzioni. Sono infatti previste assunzioni per 15 agenti di polizia municipale (10 nel 2019, 5 nel biennio 2020-2021), e 35 unità complessive tra tecnici e amministrativi. Purtroppo i tempi delle assunzioni rischiano di slittare di molto rispetto ai pensionamenti, creando una situazione non più sopportabile per i lavoratori». In più il direttore generale «dovrà definire il nuovo contratto decentrato». Talevi sottolinea che è necessario «un piano organizzativo straordinario di interventi adeguati e coerenti per affrontare i pesanti problemi organizzativi presenti, arrivando quanto prima alla stipula del nuovo contratto che dovrà garantire la valorizzazione del personale che quotidianamente eroga importanti servizi alla cittadinanza».

 

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