ANCONA – Da un lato c’è corso Garibaldi che si appresta a vivere una nuova vita, con il progetto dei nuovi arredi i cui lavori si dovrebbero concludere entro la prossima estate. Dall’altra il resto del centro città di Ancona che mostra il suo malessere, frutto di un progressivo degrado, di incuria decennale, di scelte sbagliate o quantomeno discutibili, soprattutto di inciviltà. A cominciare da piazza Pertini, la piazza che ospita l’opera d’arte Mater Amabilis di Valeriano Trubbiani, i famosi rinoceronti, ora circondata da graffiti, immondizia di ogni genere, pavimentazione in pessime condizioni, griglie di scolo divelte e panchine semidistrutte.
Questa è oggi piazza Pertini, la piazza degli eventi di Capodanno, quella degli appuntamenti golosi, delle giostre, che con il buio, poi, diventa un ritrovo per chi contribuisce al suo degrado. Con conseguenti mozziconi di sigaretta ovunque, ridotta a una spianata di cemento e metallo in cui gli animali di Trubbiani sono una sorta di arca alla deriva. Alla base dell’opera, pur circondata da una balaustra in metallo, si trova di tutto: plastica, lattine, anche un assorbente usato. Poco più in là, vicino alla fontanella, le cose non vanno meglio, eppure basterebbe poco, un po’ più d’attenzione da parte di chi pulisce e un po’ meno inciviltà da parte di chi la frequenta.












Il viaggio nel centro nevralgico del capoluogo che attende di fare un passo avanti – l’amministrazione comunale non può arrivare a tutto – prosegue a piazza Cavour: da una parte i mezzi del Comune che provvedono alla rimozione delle alberature malate, dall’altra panchine sporcate con firme e sgorbi, anche di recente: lo dicono le date impresse vicino alle scritte, che risalgono allo scorso mese di gennaio.
Eppure i mezzi di AnconAmbiente sono in funzione, lavano la pavimentazione, mentre gli addetti raccolgono i sacchetti dei rifiuti. È un centro assediato dai furgoni, specie al mattino: in corso Garibaldi si fa lo slalom a piedi, via Castelfidardo è diventata un parcheggio per ambulanti – non sanno dove fermare i loro mezzi, dicono – e poi ci sono i mezzi dei corrieri, di chi consegna la merce ai negozi. Traffico in corso Garibaldi, tra i pedoni, lo stesso in corso Stamira, con i furgoni sui marciapiedi, oppure parcheggiati sulla corsia preferenziale destinata agli autobus, in ogni punto utile. Centro penalizzato, mancano i parcheggi, dicono i negozianti. Turisti ne arrivano, ma soprattutto d’estate. Altrimenti poca gente. Tranne al sabato. E alla domenica, quando però la maggior parte dei negozi è chiusa. Intanto il commercio soffre e dal centro si alza forte la voce di richiesta d’aiuto.
Ancona capoluogo sembra avere ancora parecchia strada da fare per diventare una città più decorosa e vivibile.