Nelle Marche 20 bandiere blu, il sindacato dei balneari: «Crescono vessilli e prenotazioni. Da noi ottimo rapporto qualità-prezzo»
Ancona-Osimo

Nelle Marche 20 bandiere blu, il sindacato dei balneari: «Crescono vessilli e prenotazioni. Da noi ottimo rapporto qualità-prezzo»

Bandiere blu in crescita nelle Marche: alle 19 dell'anno scorso si aggiunge Campofilone. La provincia con più bandiere è quella di Fermo. Sei gli approdi. Ecco le parole di Romano Montagnoli, presidente del Sib

Cresce il numero di bandiere blu nelle Marche: nel 2025 sono 20, una in più rispetto all’anno scorso, grazie alla new entry di Campofilone località del Fermano.

I vessilli del 2024 sono stati tutti confermati nella regione, con l’aggiunta di una nuova bandiera. In Italia i vessilli sventolano complessivamente in 246 comuni rivieraschi, 10 in più rispetto al 2024, e in 84 approdi turistici (3 in più dello scorso anno): le spiagge con bandiera blu sono 487 nel Paese, pari a circa l’11,5% dei lidi premiati a livello mondiale.

Nelle Marche le bandiere blu in provincia di Ancona sono state assegnate a Senigallia (Spiaggia di Ponente), Portonovo, Sirolo (Sassi Neri, San Michele, spiaggia Urbani e Due Sorelle) e Numana (Numana Bassa/Marcelli Nord, Numana Alta); in provincia di Macerata spiccano i vessilli di Porto Recanati (Litorale Nord/Centro), Potenza Picena (Lido Nord/Centro e Lido Sud), Civitanova Marche (lungomare Nord e Sud); in provincia di Pesaro Urbino ci sono Gabicce Mare (Lido), Pesaro (Sottomonte, Ponente), Fano (Torrette, Sassonia, Nord, Lido) e Mondolfo-Marotta; in provincia di Fermo oltre a Campofilone (lungomare dei Tintori), ci sono Porto Sant’Elpidio (Lungomare Centro-Sud), Fermo (Lido di Fermo/Casabianca, Marina Palmense), Altidona (Lungomare Paolo Borsellino), Pedaso (Lungomare dei Cantautori) e Porto San Giorgio (Lungomare Centro-Nord, Lungomare Centro-Sud); in provincia di Ascoli le bandiere blu sono state assegnate bandiere blu Cupra Marittima (Lido), Grottammare (Spiaggia Sud, Spiaggia Nord), e San Benedetto del Tronto, con la Riviera delle Palme.

Romano Montagnoli
Romano Momtagnoli, presidente regionale Sib Confcommercio (Sindacato Italiano Balneari)

«L’aumento delle bandiere blu è un riconoscimento importante che attesta non solo l’eccellenza del nostro mare, ma anche il territorio nel suo complesso, dalla pulizia, alla gestione dei rifiuti, dall’accessibilità alla sicurezza dei bagnanti, dalla cura dell’arredo urbano e delle spiagge, alla mobilità sostenibile, oltre che, naturalmente, il lavoro degli imprenditori balneari marchigiani» evidenzia Romano Montagnoli, presidente del Sib, Sindacato Italiano Balneari aderente a Confcommercio.

Il vessillo nelle Marche è stato assegnato a sei approdi: al Circolo Nautico Sambenedettese a San Benedetto del Tronto, a Marina di Porto San Giorgio, al Porto turistico di Numana, a Marina Dorica ad Ancona, al Porto della Rovere a Senigallia e a Marina dei Cesari a Fano.

Le bandiere blu vengono assegnate anche sulla base dell’educazione ambientale, della valorizzazione delle aree naturalistiche, delle iniziative promosse dalle amministrazioni per una migliore vivibilità nel periodo estivo.

«Nelle Marche abbiamo una bandiera blu più della Toscana (19) – osserva Montagnoli – e il doppio dell’Emilia Romagna (10), siamo tra le regioni che hanno più bandiere blu in Italia, dopo la Liguria, la Puglia e la Calabria. Siamo molto soddisfatti».  

La Liguria ha 33 bandiere blu, la Puglia 27, la Calabria 23, le Marche 20, come anche la Campania, 19 la Toscana, 16 la Sardegna e 16 l’Abruzzo, la Sicilia ha 14 bandiere blu, il Trentino Alto Adige 12, il Lazio 11, l’Emilia Romagna 10 e il Veneto 9. La Basilicata conta 5 bandiere blu, 4 il Piemonte, 3 la Lombardia, 2 il Friuli Venezia Giulia e 2 il Molise.

Montagnoli evidenzia i progressi compiuti dalle Marche: «Sono anni che miglioriamo e questo per noi è motivo di orgoglio. Le bandiere blu sono un riconoscimento importante dal punto di vista turistico, infatti molti italiani e anche molti stranieri, decidono la località per le vacanze anche sulla base dei vessilli, oltre che delle recensioni e dei servizi offerti dai nostri operatori balneari che rappresentano alla perfezione quel modello turistico che si è imposto sul panorama internazionale del mercato delle vacanze». Con la stagione balneare alle porte gli operatori ,marchigiani sono «pronti» a riaprire gli ombrelloni.

Il 17 maggio, sabato, il via ufficiale alla stagione che terminerà il 21 settembre. «Molti apriranno già da sabato 17 maggio, alcuni la settimana dopo – dice -la stagione prende il via non solo sulla carta, ma di fatto, grazie al supporto delle cooperative e dei consorzi che garantiranno il servizio di salvataggio. Confidiamo nel tempo, intanto le prenotazioni non mancano: non dico che siamo in overbooking, ma abbiamo già una bella percentuale di occupazione. Le nostre spiagge sono belle e curate, e le tariffe sono più vantaggiose di quelle di altre regioni, anche questo ci rende attrattivi, oltre alla bellezza delle nostre località».

E proprio sul tema prezzi Montagnoli spiega che «nel 2025 andare al mare nelle Marche costerà sostanzialmente come l’anno scorso: le tariffe, in base alle località, eccetto che per alcun balneari, si aggirano tra i 500 euro e i 1.000 euro a stagione per un ombrellone e due lettini. Nelle Marche i turisti possono trovare delle bellissime località con un mare eccellente e un ottimo rapporto qualità-prezzo – conclude – e operatori pronti ad accoglierli con passione e professionalità».