Balneari marchigiani, la metà ha già riaperto. «Il prossimo weekend saremo a regime». Cresce l'attenzione per la sostenibilità
Ancona-Osimo

Balneari marchigiani, la metà ha già riaperto. «Il prossimo weekend saremo a regime». Cresce l’attenzione per la sostenibilità

Una partenza al rallenty per via delle temperature più rigide rispetto alle medie stagionali e per il vento teso che ha soffiato tra sabato e domenica. Parliamo con Romano Montagnoli, presidente del Sib

Stabilimento balneare a Marcelli di Numana

«Circa la metà degli stabilimenti balneari hanno riaperto nelle Marche, peccato il tempo che non è stato clemente a causa del vento freddo». A fare il punto è Romano Montagnoli, presidente del Sib, Sindacato Italiano Balneari, aderente a Confcommercio Marche. Una partenza al rallenty per via delle temperature più rigide rispetto alle medie stagionali e per il vento teso che ha soffiato tra sabato e domenica sulla costa marchigiana, rendendo la spiaggia impraticabile in costume.

«Il prossimo weekend andremo a regime e riapriranno tutti gli stabilimenti balneari, tranne qualche eccezione» spiega. Una stagione partita in anticipo rispetto all’anno scorso e che si chiuderà a fine settembre, portando di fatto a un mese in più di attività per le strutture e quindi anche ad un mese in più di servizio di salvataggio. Quest’anno la normativa ha introdotto l’obbligo della presenza del servizio di salvataggio, una novità che sul primo momento aveva creato un po’ di malumori, ma che poi ha trovato la quadra prevedendo la presenza di un bagnino ogni 300 metri (dal 17 maggio al 6 giugno – e dall’8 settembre al 21 settembre) nei giorni feriali, invece di uno ogni 150 metri nei weekend e anche nei feriali in alta stagione.

«L’anno scorso – ricorda Montagnoli – la stagione andava dal 1° giugno al 1° settembre, quest’anno dal 17 maggio al 21 settembre, abbiamo un mese in più. Speriamo nel bel tempo per dare avvio alla stagione già dal prossimo weekend».

Negli ultimi anni il turismo balneare è evoluto dal punto di vista delle abitudini e anche le strutture hanno ampliato i loro servizi. «C’è maggiore attenzione alla sostenibilità rispetto al passato – osserva -; nelle Marche le nostre spiagge sono pulite e anche i clienti sono più attenti, un’educazione che parte dalle scuole. Quest’anno abbiamo ottenuto 20 bandiere blu, il numero dei vessilli è cresciuto negli ultimi anni, anche a testimonianza della maggior attenzione all’ambiente da parte di noi operatori e anche dei comuni».

Sempre più stabilimenti effettuano il «riciclo delle acque degli scarichi delle docce – spiega -; molte si sono dotate di pannelli solari ed hanno incrementato il numero di bidoni per la raccolta differenziata in spiaggia. Inoltre, i ristoranti ed i bar degli stabilimenti si sono attrezzati con piatti e bicchieri in materiali compostabili».

Alcuni hanno installato distributori di acqua per ridurre l’utilizzo di plastica. «Anche i comuni investono di più rispetto al passato nella raccolta differenziata, nella pulizia delle spiagge libere – conclude – e anche nei servizi che garantiscono maggior sicurezza come il servizio di salvataggio».