Ancona-Osimo

Abbandono animali in strada, scatta l’inasprimento. Un volontario WWF: «Più controlli e un patentino ad hoc per i proprietari»

Il disegno di legge all'esame del Senato prevede regole più rigide nei confronti di chi abbandona un animale in strada. Ecco cosa cambia

cane abbandonato per strada
(Foto di Petra da Pixabay)

Giro di vite sull’abbondono degli animali in strada. Un fenomeno che solitamente si accentua in prossimità del periodo estivo quando si programmano le ferie. Con la modifica del Codice della strada la vita si fa più dura per chi pensa di abbandonare il proprio animale. Infatti il provvedimento all’esame del Senato prevede normative più stringenti nei confronti di questo triste fenomeno, punito con l’arresto fino a un anno o con l’ammenda da mille a 10mila euro.

Le nuove regole, una volta licenziate dal Senato, introdurranno un inasprimento della pena che punta anche a tutelare la circolazione stradale: nel caso in cui l’abbandono avvenga in strada o nelle vicinanze la pena sarà aumentata di un terzo. Nel caso in cui per commettere il reato venga utilizzato un veicolo, per chi abbandona l’animale scatta anche la sospensione della patente di guida da sei mesi a un anno.

Michele Montanari con i suoi ricci

Non solo, se dall’abbandono di animali dovesse scaturire un incidente stradale con esito mortale o lesioni gravi, cioè con prognosi superiore a quaranta giorni, la nuova normativa farebbe scattare anche il reato di omicidio stradale. Un inasprimento che però non convince Michele Montanari, volontario del WWF e MyFido. «Non è sbagliato inasprire le pene, ma non so quanto possa essere utile come azione deterrente – dice -; credo sia importante invece aumentare i controlli e fare in modo che in caso di illecito, chi si è reso responsabile di maltrattamenti o abbandono di animali non sia più nelle condizioni di prendere o allevare cani».

Insomma, per il volontario occorre «far rispettare la legge, ma serve anche un lavoro a monte, prima che una persona possa prendere un animale, potrebbe essere utile un patentino per chi intende prendere un animale in casa, in modo che ci sia un minimo di formazione, perché a volte chi prende un cane lo fa con troppa leggerezza e non sono pochi i casi in cui dopo poche settimane riportano l’animale al canile».

All’abbandono, spiega, «ci sono altre soluzioni: l’animale può essere portato al canile o alle associazioni per l’adozione. Inoltre, per contrastare il fenomeno serve maggiore collaborazione tra cittadini, guardie zoofile, Oipa e forze dell’ordine. Quando si prende un cane in casa è come se la famiglia si allarga, serve senso di responsabilità e garantire al cane un ambiente adeguato: essendo un animale sociale, non può essere rilegato a una catena o al solo box».

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