Ancona-Osimo

Atto vandalico alla Cgil di Ancona, i sindacati fanno quadrato condannandolo

Cisl e Uil esprimono solidarietà alla Cgil dopo l'atto vandalico accaduto all'ingresso della sede di via Primo Maggio dove sono apparsi messaggi contro sindacati, Green pass e vaccini

La sede imbrattata della Cgil ad Ancona

ANCONA – I sindacati fanno quadrato dopo l’atto vandalico avvenuto questa mattina nella sede regionale della Cgil di Ancona, in via Primo Maggio, dove sono comparse scritte con vernice rossa contro Cgil, Cisl e Uil, sulle pareti e le vetrate all’ingresso del sindacato.

“Cgil, Cisl e Uil, kapò Nazisti, traditori del popolo e del diritto al lavoro” e ancora “Non c’è scelta se la paghi con la perdita del lavoro”, sono alcuni dei messaggi che i dipendenti del sindacato si sono trovati davanti al momento di entrare nella sede.

Ad essere presi di mira il Green pass, definito “nazi razzismo sanitario”, ma anche i tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Landini, Sbarra e Bombardieri. Sulle vetrate sono stati affissi simil manifesti funebri riportanti la scritta “I vaccini uccidono” e un elenco di presunte vittime dei vaccini anti Covid. Sulla vicenda indaga la Digos della Questura di Ancona. Istituzioni e forze politiche hanno condannato l’episodio.

Ferma condanna è arrivata anche dai segretari regionali degli altri due sindacati Cisl e Uil che hanno espresso solidarietà e vicinanza alla Cgil.

«Piena solidarietà alla Cgil – commenta il segretario generale Cisl Marche, Sauro Rossi -. Questi atti violenti e intimidatori e gli annessi farneticanti messaggi si commentano da soli. I sindacati confederali hanno espresso con chiarezza le posizioni sul delicato e cruciale tema della vaccinazione, nel segno della massima tutela della salute di lavoratrici e lavoratori e dei cittadini tutti. Ed è interprete di un agire democratico che non appartiene invece alle frange che si rendono protagoniste di queste deprecabili azioni».

«Solidarietà alla Cgil» anche dalla segretaria generale Uil Marche Claudia Mazzucchelli che condanna l’atto vandalico definendolo come «insensato» e sottolineando che «non è un’azione di protesta, legittima quando avviene nella continenza dei toni e negli spazi del dibattito democratico, ma solamente un vile reato».

Angelo Marcelli, Cobas Marche (immagine di repertorio)

Sulla vicenda arriva anche la condanna dei Cobas: «Alla Cgil – spiega Angelo Marcelli, membro dell’esecutivo nazionale dei Cobas – va tutta la solidarietà dei Cobas Scuola e della Confederazione Cobas. Non possiamo negare le divergenze, sia politiche che di metodo che ci separano dalla Cgil, ma proprio per questo condanniamo con la massima fermezza questi atti vandalici perché attaccare un’organizzazione sindacale, qualunque essa sia, è attaccare la democrazia».

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