Ancona-Osimo

Approvate le varianti ex Montedison e Centro Storico. Giacanella: «Spaccatura tra gli ex alleati»

I due strumenti urbanistici, in consiglio comunale, sono stati votati dai consiglieri di maggioranza e da quelli del Partito Democratico. Contrario Loris Calcina di Cic/Fbc/Saf

Il complesso industriale ora in degrado ex Montedison, a Falconara Marittima, al confine con Montemarciano
Il complesso industriale ora in degrado ex Montedison, a Falconara Marittima, al confine con Montemarciano

FALCONARA – Approvate in via definitiva, a maggioranza dal Consiglio comunale, due importanti varianti urbanistiche, quella per la riqualificazione della ex Montedison e quella per la valorizzazione del centro storico.

La variante per il recupero della ex Montedison, frutto di un lavoro condiviso con il Comune di Montemarciano, con la proprietà e con tutti gli enti coinvolti, prevede la riqualificazione della vecchia industria chimica, un sito produttivo contaminato di oltre 12 ettari inserito in un’area da riprogettare di 30 ettari complessivi. Tra le destinazioni, già previste dal Prg del 1999, strutture sportive all’aperto, insediamenti di tipo collettivo e residenze. Le nuove edificazioni a scopo residenziale sono state localizzate lontano dall’area contaminata e ridotte del 50% rispetto a ciò che prevede il Piano Regolatore. È prevista inoltre una nuova viabilità, che terrà conto anche del nuovo assetto ferroviario. Condizione indispensabile per attuare la variante è che prima sia realizzata la bonifica.

La variante per il riconoscimento e la riqualificazione del “Centro Storico” ha tra gli obiettivi una semplificazione della normativa vigente, ora frazionata e complessa, in modo da rendere più semplice e snello il recupero degli edifici esistenti, dopo aver individuato gli immobili storici da tutelare. Lo scopo è rilanciare il centro di Falconara in termini commerciali previo anche un nuovo assetto delle aree di sosta. Ad accompagnare la variante per rendere ancora più appetibili le ristrutturazioni dell’esistente, c’è l’orientamento già approvato in Consiglio comunale di ridurre del 50 per cento gli oneri di urbanizzazione secondaria. Anche gli oneri che saranno introitati saranno reinvestiti per migliorare le parti pubbliche del centro.

Marco Giacanella

«I due strumenti urbanistici che, riguardano aspetti cruciali per il futuro del territorio – dice l’assessore Marco Giacanella – sono stati votati dai consiglieri di maggioranza e da quelli del Partito Democratico, mentre Loris Calcina di Cic/Fbc/Saf ha votato contro. Oltre a disegnare un nuovo sviluppo per Falconara, le due varianti hanno dimostrato ufficialmente la malafede dell’accordo elettorale tra il candidato sindaco del 2018 del Pd, Marco Luchetti, e Calcina di Cic/Fbc/Saf, che alla vigilia delle elezioni amministrative si erano coalizzati con l’obiettivo di governare insieme la città. Si è palesato incontrovertibilmente che quello era un accordo farlocco, vuoto di contenuti. Infatti nessuna alleanza è possibile se si è in completo disaccordo su argomenti tanto importanti come correttamente sottolineato in Consiglio dalla consigliera Giorgia Fiorentini. Da qualche mese ormai i due ex alleati hanno gettato la maschera, lasciando immaginare la confusione e il vuoto di governo che Falconara avrebbe vissuto in caso di una loro vittoria. Per fortuna invece i cittadini hanno scelto il sindaco Stefania Signorini e le liste che la sostengono, che hanno ben chiare le priorità e gli interessi del territorio».

 

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