Ancona-Osimo

Marche in zona arancione, la polemica politica non si arresta

Ad attaccare la giunta regionale è Articolo Uno che interviene nel dibattito sul passaggio in zona arancione. Acquaroli: «Forte perplessità». Articolo Uno: «I migliori nello sport dell’accusare gli altri»

Italian Green Pass. EU Digital certificate Covid-19. Covid or Coronavirus vaccine certificate. Selective focus

ANCONA –  Si infiamma ancora la polemica politica dopo il passaggio delle Marche in zona arancione. Questa volta ad attaccare la giunta regionale è Articolo Uno che interviene nel dibattito dopo le dichiarazioni del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli.

Nella giornata di ieri (6 febbraio) il governatore con un post su Facebook, era tornato a rimarcare la sua «forte perplessità non tanto per il passaggio di colore» aveva scritto «ma per l’approccio alla fase che stiamo vivendo nei nostri territori.
La gente è stanca, disorientata, perplessa e sfiduciata, anche dall’enorme massa di prescrizioni burocratiche che cambiano di continuo».

Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche

Acquaroli aveva aggiunto che le restrizioni, prima «necessarie, oggi sono percepite come un accanimento ideologico, ingiustificato e dannoso. Secondo i tecnici e i consulenti del Ministero queste misure sono ancora necessarie. Non tocca a me esprimermi perché non sono né virologo né tantomeno medico ma, in questa occasione, non posso tacere le perplessità. L’impatto sociale ed economico è fortissimo, nei giovani, nelle piccole imprese e in molti ambiti però, davanti alla sicurezza e alla salute, davanti alla tenuta del sistema sanitario, nessuno ha opposto resistenza. Oggi la percezione è diversa, nei pronto soccorso, nelle terapie intensive e anche nelle strutture ospedaliere. Non voglio dire che è tutto passato, ci mancherebbe, ma la situazione è completamente diversa rispetto alle prime tre ondate. Dal Governo ci aspettiamo semplificazione e comprensione e, se davvero ancora le restrizioni servono, allora occorre aiutare le imprese, altrimenti facciamole lavorare».

Massimo Montesi con il Ministro della Salute Roberto Speranza

Affermazioni che non sono piaciute all’opposizione. Il coordinatore regionale di Articolo Uno Massimo Montesi va alla carica e afferma: «La giunta regionale? I migliori nello sport dell’accusare gli altri e non assumersi le proprie responsabilità». Secondo Articolo Uno «il presidente della Destra, piuttosto che cercare le motivazioni, correggere qualche azione e magari fare qualche autocritica, scarica, insieme ai suoi sodali, gli eventuali disagi che verranno ai marchigiani sul governo nazionale. Tra i primi per occupazione delle terapie intensive, e per percentuale di contagiati, tra gli ultimi per le percentuali di vaccinati, in un sistema che è stato razionalizzato e messo a regime e condiviso e vale per tutte le regioni italiane ormai da molti mesi, fanno finta di stupirsi e attaccano gli altri».

«Dimenticando quando lisciavano il pelo ai no vax – aggiunge – , per meri e spregevoli interessi di bottega elettorale, e ancora oggi continuano mettendo in dubbio con autorevoli loro referenti la validità del sistema basato sul super Green pass. Senza alcuna base scientifica e soprattutto senza alcuna preoccupazione sui danni che stanno facendo con queste posizioni».

Montesi sottolinea che sono «responsabili ormai da un anno e mezzo della Sanità regionale, hanno dimostrato tutta la loro inconsistenza ed inadeguatezza, con proposte a volte strampalate e di certo non all’altezza di ciò che era necessario, senza parlare del clima di divisione e separazione utilizzato verso il Governo, quando tutto in pandemia serve tranne che le distinzioni a priori e la stupida contrapposizione politica. Portano gli ospedali vicini al crollo, non sono in grado di dare le altre prestazioni necessarie, e scaricano sugli operatori sanitari una situazione di peso insostenibile. Serve un cambio di passo – conclude -, ma almeno la decenza esigerebbe di evitare le recite “pelose”».

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