Ancona-Osimo

‘Women’, a Montegiorgio la mostra sul femminile dell’artista Federica Toppan

Sculture e quadri dell'artista anconetana Federica Toppan resteranno visibili dal 11 al 26 novembre a Palazzo Sant'Agostino

ANCONA – Un omaggio alla donna e al suo ruolo nella società. È il cuore di ‘Women’, la mostra dell’artista anconetana Federica Toppan, che resterà visibile da oggi (11 novembre) fino al 26 novembre, nelle giornate dal venerdì alla domenica con orario 17 – 20, a Palazzo Sant’Agostino.

Sculture e quadri, che raccontano la donna sotto molteplici sfaccettature, mettendo in luce la sua potente femminilità, ma raccontando anche con coraggio le tante difficoltà che può vivere nell’arco della sua esistenza, dalla violenza alla malattia. Non solo, ‘Women’, spiega l’artista, vuole anche essere un omaggio alle donne che si sono distinte nella storia, da Anna Frank a Rita Levi Montalcini fino a Maria Montessori.

La mostra è inserita nel calendario degli eventi, intitolato ‘Donne al Centro’, promosso dal Comune di Montegiorgio ‘ In difesa delle Donne’ nelle settimane che precedono la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che ricorre ogni anno il 25 novembre. Nelle opere in mostra le donne sembrano voler uscire da uno spazio ‘bidimensionale’, per arrivare alla tridimensionalità. I capelli, come rami, escono dalla terra, emblema di una rinascita dal dramma.

Le ‘Women’ in mostra sono femminili, consapevoli, pronte a sbocciare. Legno, bronzo, argilla e rame sono stati modellati dall’artista per far emergere tutta la potenza del femminile. Opere, racconta Toppan, docente di discipline grafico-pittoriche presso il Liceo Artistico Edgardo Mannucci di Ancona «realizzate soprattutto durante la pandemia di Covid-19, quando la scuola era chiusa. Erano più di 10 anni che non esponevo più, l’ultima mostra a Bologna nel 2011. Tornare ad esporre è stata una sfida, che mi ha portato a conoscere le fonderie del nostro entroterra marchigiano, dove molti artisti si ritrovano per portare le loro opere. E proprio questi colleghi mi hanno incoraggiata».

‘La forma femminile è vita/Morte/vita, è l’incubatrice. E’ l’intuito, veggenza, colei che sa ascoltare, è il cuore leale. Incita gli esseri umani a restare multilingue; spediti nel linguaggio dei sogni, della passione, della poesia. Lei è idee, sentimenti, impulsi e memoria’ conclude l’artista, citanto un passaggio di ‘Donne che corrono coi lupi’ il libro-culto di Clarissa Pinkola Estés.

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