Ancona-Osimo

Violenza sessuale e lesioni, arresti domiciliari e braccialetto elettronico per un 40enne

L'uomo l'avrebbe invitava insistentemente a salire a casa sua e qui l'avrebbe costretta a subire violenze sessuali, nonostante il dissenso, provocandole ecchimosi

Polizia
La Squadra Mobile

ANCONA – Arresti domiciliari e braccialetto elettronico per un 40enne italiano accusato di violenza sessuale aggravata e lesioni a carico di una donna 20enne. Ad eseguire la misura cautelare sono stati i Poliziotti della Questura di Ancona, misura disposta dal GIP del Tribunale di Ancona.

Da quanto ricostruito nella fase investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Ancona, la violenza sessuale sarebbe avvenuta all’interno di complessi rapporti personali tra i due, caratterizzati da profonde implicazioni emotive, che avrebbero condizionato ed esposto a pericolo la giovane vittima.

La ragazza dopo aver vissuto nell’ultima estate una breve relazione con l’uomo, non aveva accettato la scelta dell’uomo di lasciarla e di mettersi con un’altra donna. L’uomo si sarebbe approfittato dei sentimenti della ragazza, che cercava di riavvicinarsi a lui, facendosi corrispondere somme di denaro.

In particolare, in una di queste circostanze, dopo aver dato una somma di denaro all’uomo, questo l’avrebbe invitava insistentemente a salire a casa sua e qui l’avrebbe costretta a subire violenze sessuali, nonostante il dissenso, provocandole ecchimosi alle cosce e alla spalla.

L’attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile di Ancona, ha permesso di riscostruire dettagliatamente la dinamica dei fatti e il pericolo di reiterazione degli stessi reati. Per questo all’esito della richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica di Ancona di applicazione di misura cautelare, il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto per l’indagato gli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico.

Il Questore di Ancona Cesare Capocasa afferma: «Continua la mattanza domestica che ci restituisce una società incapace di liberare le Donne dal loro inferno privato. La battaglia deve essere affrontata prima di tutto con la Forza della Cultura, che sia cioè più forte dell’indifferenza, dell’intolleranza, dell’ignoranza dettata dal pregiudizio. Il percorso è ancora lungo ma se procediamo insieme ogni giorno, con la stessa intensità, con lo stesso impegno, con lo stesso coinvolgimento emotivo, l’eliminazione della violenza contro le Donne passerà da ambizioso proposito a realtà concreta».

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