Ancona-Osimo

Ancona, violenta lite vicino piazza del Plebiscito: scatta il daspo urbano

Per l'uomo divieto di avvicinamento per due anni in alcune zone del capoluogo dorico con il "daspo Willy"

L'auto della Polizia davanti alla questura di Pesaro
L'auto della Polizia davanti alla Questura di Pesaro

ANCONA – Il questore di Ancona Cesare Capocasa ha firmato questa mattina, 29 maggio, un divieto di “Accesso alle Aree Urbane” del comune di Ancona, che gli uomini della Divisione Anticrimine stanno notificando in queste ore, nei confronti di un uomo, di nazionalità marocchina, resosi responsabile della violenta aggressione. Il fatto era avvenuto vicino ad un locale etnico, in prossimità della piazza del Plebiscito– la notte del 28 maggio u.s., che aveva creato particolare allarme sociale.
In relazione ai suddetti fatti il responsabile è già stato individuato e deferito all’Autorità Giudiziaria da personale dell’U.P.G. e S.P. per lesioni e resistenza ai danni di un giovane egiziano, per motivi futili.
Sulla scorta delle risultanze emerse e valutati gli elementi che hanno contraddistinto l’aggressione, particolarmente violenta e spietata, l’Ufficio Misure di Prevenzione della Questura di Ancona ha elaborato la misura di prevenzione personale citata, inibendo all’uomo l’accesso alle aree interessate, con divieto di stazionare anche nelle immediate vicinanze dei locali pubblici presenti in loco. In particolare, è stato inibito al soggetto individuato come responsabile della condotta pericolosa per l’ordine e la sicurezza pubblica cittadina- per due anni- l’accesso alla Piazza del Plebiscito ed a tutte le aree urbane limitrofe, con divieto di stazionare in prossimità dei locali pubblici situati in zona.
Si rammenta che la misura in esame, anche nota come Daspo Willy è nata proprio al fine di scongiurare ed impedire la commissione di fatti come quelli oggetto dei citati provvedimenti ed ha dimostrato, anche nei precedenti episodi verificatisi ad Ancona, eccellenti risultati in termini di recidive.
Il questore Cesare Capocasa, ribadisce che «la prevenzione è l’arma vincente per combattere questi fenomeni violenti che turbano il vivere ordinato delle nostre comunità».

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