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Tra veglioni e botti di Capodanno: ecco cosa si può fare in zona rossa

Da oggi scattano le limitazioni sugli spostamenti che coincidono con il Capodanno. Tutto quello che c'è da sapere

Fireworks, fuochi d'artificio, botti di capodanno. Foto di Christine Aubé da Pixabay
Fuochi d'artificio. Foto di Christine Aubé da Pixabay

ANCONA – Da oggi, 31 dicembre, l’Italia torna in zona rossa fino al 3 gennaio e scattano di nuovo le restrizioni che erano attive a Natale. Per uscire di casa servirà il modulo di autocertificazione, dove giustificare le motivazioni dello spostamento.

Le date segnate di rosso sono 31 dicembre, 1, 2 e 3 gennaio, poi dal 4 si torna per un solo giorno in zona arancione, per poi ripiombare in fascia rossa il 5 e 6 gennaio, per l’Epifania. Un “andirivieni” che terminerà alla Befana quando, salvo nuovi decreti, o un rialzo della curva pandemica, le Marche torneranno in zona gialla.

Cosa si può fare in zona rossa? Innanzi tutto fra le deroghe previste nelle giornate di festa c’è lo spostamento per recarsi in una abitazione privata (a casa di familiari, amici, fidanzati) ma solo una volta al giorno e in due persone al massimo, e solo in una abitazione. Da precisare che i minori di 14 anni non rientrano nel conteggio delle due persone che possono spostarsi, così come i disabili e le persone non autosufficienti.

Fra le deroghe concesse c’è anche quella ai residenti dei Comuni fino a 5 mila abitanti che possono spostarsi nel raggio di 30 chilometri ma non possono andare nei capoluogo. Attenzione perché in queste giornate gli spostamenti sono consentiti solo fuori dall’orario del coprifuoco, ovvero dalle 5 alle 22, mentre solo domani (1 gennaio) dalle 7 alle 22. Ogni spostamento va giustificato con l’apposita autocertificazione. La certificazione servirà anche per andare ad assistere alle funzioni religiose.

Intanto prosegue anche nelle date rosse, con il solo stop del 1 gennaio, la vaccinazione contro il covid-19 negli ospedali e nelle Rsa. La campagna vaccinale ha preso avvio ufficialmente domenica 27 dicembre con la partenza simultanea nei paesi membri dell’Unione Europea. A ricevere le dosi è il personale sanitario.

Deroghe a parte, da oggi fino al 3 gennaio si può uscire di casa solo per ragioni di lavoro, salute, e condizioni di necessità (spesa), oltre che per passeggiate nei dintorni della propria abitazione o per svolgere attività sportiva, ma da soli. Spostamento consentito anche per andare nelle seconde case, purché nella regione di residenza.

Brindisi

Veglione e botti di Capodanno

Le feste sono vietate sia nei locali pubblici che nelle abitazioni private. I tradizionali botti di Capodanno sono consentiti, evitando assembramenti, ma si dovrà verificare che non ci sia un divieto imposto dal proprio comune di residenza. Per quanto riguarda il Veglione, non è stato fissato un numero massimo di partecipanti, ma un limite in realtà c’è, ed è quello legato agli spostamenti consentiti: ogni abitazione può ospitare al massimo due persone, tra parenti, fidanzati e amici, inclusi due figli minori di 14 anni.

Viaggiare separatamente con auto diverse la stessa abitazione, in realtà significa aggirare il decreto Natale. Per festeggiare alcuni si stanno organizzando per trascorrere la notte a casa di parenti o amici, ma anche in questo caso il limite massimo è quello di due persone. E una volta a casa di altre persone (parenti, amici e fidanzati)? È importante disinfettare le mani appena si arriva e rispettare la regola del distanziamento e della mascherina, quando non si mangia. Se possibile è meglio far circolare l’aria nelle stanze ogni tanto.

I negozi e le attività aperte
Ristoranti, bar, pasticcerie, gelaterie, pizzerie, dovranno restare chiusi, ma sarà consentito l’asporto fino alle 22 o la consegna a domicilio senza limiti orari. Chiusi anche i centri commerciali ad eccezione degli esercizi alimentari, edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie che si trovano in queste aree. Serrande abbassate per centri estetici e negozi di abbigliamento.

Tra i negozi che potranno restare aperti ci sono quelli di alimenti surgelati, computer ed elettronica, tabaccherie, benzinai, apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni, ferramenta, attività che vendono vernici e piastrelle, articoli igienico-sanitari, attrezzature e prodotti per l’agricoltura e per il giardinaggio, articoli per l’illuminazione e sistemi di sicurezza in esercizi specializzati. E poi librerie, edicole, cartolerie e forniture per ufficio, calzature per bambini e neonati, biancheria personale, articoli sportivi, biciclette e articoli per il tempo libero, autoveicoli e motocicli, giochi, farmacie e parafarmacie, ortopedie e sanitarie, profumerie ed erboristerie, negozi di fiori, piante, bulbi, semi e fertilizzanti.

Aperti anche i negozi per animali domestici e alimenti per animali, ottiche e fotografia, negozi che vendono combustibile per uso domestico e per riscaldamento, negozi che vendono saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura, articoli funerari e cimiteriali, commercio al dettaglio ambulante (alimentari e bevande; ortofrutticoli; ittici; carne; fiori, piante, bulbi, semi e fertilizzanti; profumi e cosmetici; saponi, detersivi ed altri detergenti; biancheria; confezioni e calzature per bambini e neonati), distributori automatici, lavanderie parrucchierie e barbierie.

Multe e controlli
I locali potenzialmente chiusi e l’ipotesi feste clandestine, sono sotto la lente di ingrandimento delle forze dell’ordine. Il Viminale ha disposto una intensificazione dei controlli da parte di polizia, carabinieri e guardia di finanza. La novità è che le pattuglie potranno intervenire anche su segnalazione dei vicini legate a musica alta, schiamazzi, segnali certi di un festeggiamento che potrebbe celare un assembramento non autorizzato e a rischio di trasmissione del virus. Le sanzioni per chi non rispetta le regole vanno da 400 a 1.000 euro.

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