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Vaccini, Acquaroli: verso un «protocollo per estendere canali di somministrazione»

Lo ha annunciato il presidente della Regione spiegando che intende coinvolgere il mondo delle imprese, le categorie economiche e produttive e le sigle sindacali delle Marche

ANCONA – «Estendere i canali di somministrazione dei vaccini coinvolgendo il mondo delle imprese, le categorie economiche e produttive e le sigle sindacali delle Marche». Lo annuncia il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli in un post sulla sua pagina Facebook. Il governatore spiega che il tema sarà al centro della seduta di Giunta che si terrà lunedì 8 marzo.

L’intenzione del presidente Acquaroli è quella di realizzare un protocollo ad hoc con il mondo delle imprese per mettere in sicurezza i lavoratori e accelerare sui tempi della campagna vaccinale, vista la diffusione nelle Marche della variante inglese. In pratica le imprese tramite i medici del lavoro andrebbero ad eseguire le somministrazioni al personale.

«Dopo l’accordo con i medici di medicina generale – prosegue Acquaroli – , ritengo che anche questo tipo di sinergia potrà rappresentare un elemento di forza per la lotta al Covid19». Dopo il via libera in Giunta, il protocollo sarà sottoposto «alla concertazione con le forze economiche e sociali e la Camera di Commercio – afferma Acquaroli – . L’adesione a questa iniziativa da parte di imprese e categorie sarà su base volontaria e avverrà rispettando precise linee guida indicate dal servizio sanitario regionale, sempre in considerazione della disponibilità dei vaccini garantita dallo Stato».

Intanto la Regione starebbe anche lavorando al potenziamento dell’attività di tracciamento. Alle 15,31 di oggi (6 marzo) nelle Marche sono 128.640 le dosi di vaccino somministrate su 156.920 giunte in regione, l’82.0%: 36.575 gli over 80 vaccinati, 3.222 le persone del mondo scolastico (docenti e personale ata) e 2.473 delle forze dell’ordine, Prefetture e Tribunali. 

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