Ancona-Osimo

Vaccinazione anti covid, adesione farmacie a quota 60%. Avitabile (Federfarma): «Molte nell’entroterra»

I farmacisti marchigiani entreranno nella campagna vaccinale a breve. L'adesione è elevata anche nelle aree più lontane. Dovranno coprire 140mila dosi

Andrea Avitabile, presidente Federfarma

ANCONA – È il 60% delle farmacie marchigiane che aderisce alla campagna vaccinale contro il covid-19 di prossimo avvio. L’accordo è stato ratificato ieri dalla Giunta regionale delle Marche. Un numero destinato con tutta probabilità a crescere, come sottolinea il presidente regionale Federfarma Andrea Avitabile «Diventeremo operativi a breve» afferma Avitabile, non appena concluso il corso di formazione ad hoc e «quando ci consegneranno le dosi».

In questa fase, i farmacisti vengono formati con due corsi: uno teorico, che la maggior parte ha già ultimato, e uno pratico costituito da tre giornate con moduli di 4 ore ciascuno, che si svolge nei centri vaccinali dove i farmacisti vengono istruiti sulla modalità di preparazione delle dosi.

Il presidente Federfarma fa notare che c’è stata una buona adesione anche da parte delle farmacie dell’entroterra, in gergo dette farmacie rurali: «Hanno aderito in molti» evidenzia, sottolineando che si tratta di un fatto importante dal momento che questo consente alle persone che vivono nelle piccole realtà decentrate, la maggior parte delle quali sono anziane, «di non doversi spostare per recarsi nei punti vaccinali» che magari sono anche lontani dal loro paese.

I farmacisti nella campagna contro il covid dovranno «vaccinare 70mila persone e coprire 140mila dosi» spiega Avitabile: gli appuntamenti verranno presi direttamente in farmacia «in autonomia», mentre «probabilmente utilizzeranno la piattaforma delle Poste per i moduli di consenso informato».

E c’è grande attesa nella popolazione per la partenza di questo nuovo filone della campagna vaccinale, destinato ad accelerare il processo di immunizzazione contro il virus. «C’è molta richiesta da parte delle persone, questo vuol dire che si fidano della farmacia» sottolinea Avitabile, che evidenzia che «le farmacie potrebbero essere autorizzate anche al rilascio del green pass» che consente ai vaccinati di spostarsi per turismo anche nelle regioni arancioni e rosse.

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