Ancona-Osimo

La Politecnica ottiene la certificazione del sistema di gestione per la qualità

Il processo che ha condotto a questo traguardo l'università dorica è stato avviato più di 10 anni fa. Ecco in cosa consiste

ANCONA – L’università Politecnica delle Marche ha ottenuto la certificazione del proprio Sistema di Gestione per la Qualità in conformità alla nuova Norma UNI EN ISO 9001:2015 per i processi di Progettazione, Erogazione, Gestione dei Corsi di studio e rilascio dei relativi titoli aventi valore legale di tutte le Facoltà e Dipartimenti dell’ateneo, a seguito di un audit esterno condotto dall’Ente di Certificazione Italcert.

Il processo che ha condotto a questo traguardo è stato avviato più di 10 anni fa. Nel 2007, quello dorico è stato il primo ateneo italiano a ottenere la Certificazione del proprio Sistema di Gestione per la Qualità secondo le norme internazionali UNI EN ISO 9001:2000; la certificazione è stata quindi riconfermata annualmente e progressivamente aggiornata secondo l’evoluzione della norma ISO 9001:2008 e, attualmente, ISO 9001:2015.

«Ottenere e mantenere la certificazione secondo la norma ISO 9001 comporta il monitoraggio continuativo delle attività, con l’obiettivo di migliorare i servizi forniti, soprattutto in termini di risposta alle esigenze di coloro che li utilizzano, ovvero gli studenti, in primo luogo, ma anche altri soggetti istituzionali e economici che dialogano e operano con l’Ateneo per favorire lo sviluppo del territorio. La transizione alla nuova norma UNI EN ISO 9001:2015 ha comportato un significativo impegno per l’Ateneo, ma anche e soprattutto un’importante opportunità di migliorare l’efficienza e l’efficacia dei processi che caratterizzano le attività di formazione, e la soddisfazione delle parti interessate.», spiegano dall’ateneo.

Ai sensi della nuova norma, gli elementi chiave che connotano il Sistema di Gestione per la Qualità di Univpm consistono tra gli altri in un’analisi:
– dei fattori esterni (ad es. le esigenze di formazione, il mercato del lavoro, la competizione con altri atenei), e di quelli interni (ad es. valori e cultura) ritenuti rilevanti per il perseguimento degli indirizzi strategici,
– dei punti di forza e di debolezza dell’organizzazione, finalizzata a comprendere la propria capacità di soddisfare tutti gli stakeholders, anche nel medio-lungo periodo,
– della gestione dei rischi attraverso azioni preventive, che aiutano a riconoscere le opportunità di miglioramento.

«Il percorso effettuato per raggiungere questo traguardo ha richiesto il coinvolgimento di tutto il personale docente e non docente, che ha sviluppato una cultura della qualità, adottando la prospettiva di vedere l’organizzazione come un insieme di flussi di attività che si compongono in processi organizzativi, superando gli angusti confini degli uffici amministrativi/strutture didattiche. Alla fase di mappatura dei processi, ovvero di definizione e formalizzazione delle procedure interne, hanno partecipato tutti gli uffici dell’amministrazione centrale e dei Nuclei didattici, con un’attività che si è sovrapposta alla normale operatività dei servizi», informano dall’ateneo dorico.

Sono state adottate tre procedure generali (1. Gestione informazione documentale, 2. Attività di riesame, 3. Valutazioni delle prestazioni e miglioramento) e mappati undici Processi, tra i quali la Progettazione e l’Erogazione dei Corsi di Studio, i Servizi alla didattica, la Gestione dei tirocini, la Gestione degli approvvigionamenti, delle manutenzioni, delle infrastrutture di rete, dei flussi documentali e del protocollo e la Gestione salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

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