Ancona-Osimo

Tecnologia e salute, ad Ancona 200 scienziati da tutto il mondo. Arriva anche il Nobel nella robotica

Hanno preso avvio alla Mole Vanvitelliana due importanti convegni promossi da UnivPm. Il Symposium Internazionale sulle scienze tecnologiche si tiene per la prima volta in Italia e affronterà i temi della domotica e dell'e-health, mentre il Forum Italiano Ambient Assisted Living proporrà un confronto su invecchiamento attivo e in salute

ANCONA – La tecnologia ci ha cambiato la vita migliorando l’esistenza, il comfort e la salute e avrà un ruolo sempre più centrale nell’invecchiamento attivo. Sono questi i temi chiave al centro del 23esimo Symposium Internazionale sulle Scienze Tecnologiche, evento che si tiene per la prima volta in Italia ad Ancona, e della decima edizione del Forum Italiano Ambient Assisted Living.

Due convegni di grande spessore organizzati dall’Università Politecnica delle Marche che porteranno ad Ancona oltre 200 scienziati provenienti da tutto il mondo e personaggi di punta in ambito internazionale come il nobel nella robotica Paolo Dario, Akihiko Sugiyama della Nec, la famosa azienda specializzata in tecnologie, e il professor Saraju P. Monhaty  docente presso il Dipartimento di Scienze del Computer e Ingegneria dell’Università del Texas.

Entrambi gli appuntamenti si sono aperti oggi, 19 giugno, alla Mole Vanvitelliana di Ancona per concludersi venerdì 21 giugno. L’iniziativa dal grande valore scientifico è stata presentata questa mattina alla presenza del rettore dell’Università Politecnica delle Marche Sauro Longhi, dell’assessore alla sanità del Comune di Ancona Emma Capogrossi, della dirigente regionale Patrizia Sopranzi, del direttore scientifico dell’Inrca Fabrizia Lattanzio. 

Obiettivo dei due convegni, spiega il rettore Sauro Longhi, «diffondere le soluzioni rese disponibili dalle tecnologie per assistere le persone con fragilità e bisogni. Ci sono tante soluzioni pronte, si tratta solo di diffonderne l’uso».

Al Symposium internazionale si parlerà di tecnologie a servizio degli utenti, di e-healt (salute e benessere), di domotica, di internet delle cose, di smart cities, di audio e video, smartphone.

La tecnologia ci ha cambiato la vita, spiega Lucio Ciabattoni del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università Politecnica delle Marche, organizzatore del Symposium di Ancona promosso dall’Ieee (Institute of Electrical and Electronic Engineers). «In un telefonino abbiamo la più grande enciclopedia del mondo a disposizione con applicazioni che ci hanno segnato la vita. Oggi è possibile monitorare il battito cardiaco e la pressione con dei dispositivi inseriti all’interno di un orologio da polso. Una tecnologia impensabile fino a qualche anno fa, che permette oggi di salvare delle vite».

Sauro Longhi, Emma Capogrossi, Fabrizia Lattanzio

Ma il futuro vedrà anche svilupparsi gli assistenti vocali per la domotica in casa il tutto rigorosamente wi-fi. «Comfort e la sicurezza sono cambiati profondamente grazie alla tecnologia – spiega Ciabattoni – e oggi con uno smartphone si può fare di tutto, cercare informazioni, vedere la tv, utilizzare il gps e comunicare in tempo reale».

Tra le applicazioni future possibili grazie allo sviluppo tecnologico, i robot per l’assistenza alle persone con fragilità e bisogni particolari, i sistemi di agricoltura domestica e i sistemi per il monitoraggio e assistenza delle persone disabili via smartphone. Poi la rete 5G che potrebbe rivoluzionare  la navigazione accorciando in maniera importante i temi della comunicazione, un passo avanti che potrebbe sfociare nella guida autonoma sia nel trasporto pubblico che in quello provato, con maggiore sicurezza, visto che viene eliminato l’errore umano.
Il Forum Italiano Ambient Assisted Living, organizzato dall’Università Politecnica delle Marche, ha il patrocinio del Comune di Ancona, della Regione Marche, dell’Inrca, dell’AitAAL (Associazione Italiana Ambiente Assisted Living) e del cluster Tecnologico Nazionale Smart Living Tecnologies. Salute e benessere, prevenzione, ribilitazione, sostegno ai care-givers, interazione tra ricerca scientifica sull’invecchiamento attivo e in salute, tecnologie per aiutare le persone fragili e con problemi di salute, domotica,  telemedicina, teleassistenza e teleriabilitazione alcuni dei temi al centro del convegno.
Temi fondamentali dal momento che la popolazione va incontro ad un progressivo invecchiamento, come ha sottolineato l’assessore alla sanità del Comune di Ancona Emma Capogrossi. Ad Ancona sono 25mila gli ultra 65enni e il 55% delle politiche sociali del territorio sono a carico delle amministrazioni sociali. La domiciliarità è uno degli sviluppi  fondamentali nell’assistenza, ha evidenziato l’assessore Capogrossi, «ma servono tecnologie a supporto».
Aldo Siciliano, Patrizia Sopranzi e Sauro Longhi

La Regione Marche sta lavorando nell’ambito della domotica,  salute e benessere, dove ha creato dei cluster con l’obiettivo di comprendere le esigenze del territorio, le competenze del sistema imprenditoriale per poi attivare politiche specifiche, ha spiegato la dirigente regionale Patrizia Sopranzi. «Occorre promuovere l’applicazione dei risultati della ricerca nello sviluppo dell’ingegnerizzazione e dell’industrializzazione», ha precisato la Sopranzi che ha posto l’accento sui living lab per sperimetare in ambiente reale le soluzioni tecnologiche individuate. Diversi i bandi lanciati, tra i quali anche quelli rivolti alle zone terremotate per la telemedicina e il rafforzamento delle imprese sociali.

Il direttore scientifico dell’Inrca Fabrizia Lattanzio ha sottolineato che l’istituto può mettere a disposizione competenze e conoscenze per lavorare sulle abilità residue dell’anziano in maniera conservativa. «Occorre capire come le tecnologie possono aiutare sia dal.punto di vista fisico che intellettivo».

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