Ancona-Osimo

Ancona, Chirurgia e Piede diabetico trasferite a Osimo. L’allarme di Silvetti e Dai Prà

I due esponenti politici di Forza Italia chiedono di lasciare l'eccellenza sanitaria all'Inrca del capoluogo e non spostarla all'ospedale osimano. A riguardo interpellano anche la sindaca Mancinelli

Inrca Ancona
Inrca Ancona

ANCONA – «No al trasferimento dell’unità complessa di Chirurgia e Piede diabetico all’ospedale di Osimo». A dirlo sono il coordinatore provinciale di Forza Italia Daniele Silvetti e il commissario comunale di Ancona Teresa Stefania Dai Prà.

I due esponenti politici definiscono «grave» trasferire l’unità dall’Inrca di Ancona all’ospedale San Benvenuto e Rocco di Osimo. Un trasferimento che nei fatti è già iniziato con lo smantellamento che ha preso avvio oggi (6 novembre) e che Silvetti e Dai Prà chiedono di bloccare immediatamente.

«Nella precedente ondata di covid, molti reparti dell’Inrca sono stati spostati ad Osimo per affrontare la crisi – scrivono in una nota congiunta -.
Questa azione ha evidenziato notevoli criticità sia alla classe medica ed infermieristica ma soprattutto ai pazienti».

Un servizio importante per la città, che si occupa di pazienti affetti da problematiche multifattoriali e dove è essenziale garantire l’assistenza 24 ore su 24. Silvetti e Dai Prà sottolineano inoltre che «spesso i pazienti geriatrici del piede diabetico sono dializzati e richiedono un controllo nefrologico continuo», servizi che l’ospedale di Osimo non può erogare.

«L’ospedale di Osimo, dove lavorano medici ed infermieri con altro profilo professionale, a causa della organizzazione interna non sono in grado di offrire né trattamenti di dialisi, né un servizio cardiologico h24 tantomeno le prestazioni di radiografia interventistica – spiegano -. Il paziente si trova di conseguenza ad essere spesso trasporto in altri centri ospedalieri accusando un forte stress emotivo, fisico e familiare».

Da sinistra Clemente Rossi, Maurizio Gasparri, Daniele Silvetti e Teresa Dai Pra (foto di repertorio)

Spostamenti che risultano certamente disagevoli per le persone anziane, inoltre rimarcano come si tratti di una specialità che costituisce una eccellenza del territorio, oltre che un punto di riferimento per le regioni limitrofe.

I due esponenti del partito berlusconiano chiedono al sindaco di Ancona, Valeria Mancinelli di informare i cittadini su «quale strada intende intraprendere per tutelare i nostri pazienti anconetani e chiediamo al neo assessore Saltamartini di seguire con attenzione questa gravosa vicenda.

Riteniamo sia doveroso – concludono – lasciare operare in serenità i medici dell’unità ospedaliera in oggetto ed eventualmente chiedere all’ospedale di Osimo di sostenere con infermieri e anestesisti la struttura Anconetana».

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