Ancona-Osimo

Profughi ucraini, nella provincia di Ancona ne sono stati accolti più di 800. Il prefetto Pellos: «Costante incremento, flusso gestito con regolarità»

Guerra in Ucraina, sono già più di 800 i profughi nei Centri di accoglienza straordinari della Prefettura e della Regione. Al momento non si registrano casi di minori ucraini non accompaganti

Darco Pellos, prefetto di Ancona

ANCONA – Nella sola provincia di Ancona «sono 870» (a ieri, 22 Marzo) i profughi giunti dall’Ucraina, registrati in Questura, «la metà minori», «un 10-15%» dei quali «sono accolti nei centri di accoglienza straordinari della Prefettura e della Regione». Lo ha detto ai giornalisti il prefetto di Ancona Darco Pellos a margine della conferenza stampa di presentazione del “Protocollo Operativo – Territoriale di Intesa sull’Identificazione e sull’Accertamento dell’età dei minori stranieri non accompagnati” siglato questa mattina a Palazzo del Governo ad Ancona, dalle cinque Prefetture delle Marche (Ancona, Ascoli Piceno, Macerata, Fermo e Pesaro Urbino), dalla Regione Marche, dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Ancona e dall’Anci Marche.

Il prefetto fa sapere che «registriamo nel nostro territorio un costante incremento della presenza dei cittadini che provengono dall’Ucraina, e che hanno necessità di protezione», ma in provincia di Ancona «in questo momento non si segnalano casi di minori ucraini non accompagnati», si tratta di «soggetti che sono accompagnati da parenti o amici, quindi in qualche modo affidatari dei minori».

Sentito sull’invito rivolto dal ministro Lamorgese ai prefetti ad organizzare l’accoglienza, il prefetto ha spiegato «in questo momento registriamo una grande accoglienza, sia da parte dei cittadini italiani, sia da parte della comunità ucraina nelle Marche, in modo particolare mi riferisco a quella della provincia di Ancona, con la quale teniamo contatti costanti e anche ieri sera ci siamo incontrati con un rappresentante».

«È un risultato assai positivo – aggiunge -, quello della solidarietà che è stata espressa dalla popolazione della nostra provincia – aggiunge – e anche della capacità di interrelazionarsi da parte della comunità ucraina». Il prefetto ha sottolineato il «sistema che vuole realizzare solidarietà fra le amministrazioni e che viene portata all’esterno nei confronti dei cittadini che si trovano in un momento difficile, come gli ucraini». «In questo momento non possiamo dire quello che succederà nelle prossime ore – aggiunge in risposta alla richiesta se per le Marche ci fosse un numero atteso di profughi dall’Ucraina – , ma fino ad ora il flusso è gestito con molta regolarità, e anche con molta solidarietà e senso di vicinanza».

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