Ancona-Osimo

Turismo, ciao estate. Gli hotel guardano ai nuovi collegamenti aerei. Giustozzi: «Prenotare l’ospitalità insieme ai voli»

In vista dell'inverno si punta a destagionalizzare l'offerta, grazie alle nuove destinazioni dall'aeroporto di Ancona, che renderanno le Marche più raggiungibili. Ne parliamo con Federalberghi Confcommercio Marche

L'aeroporto Raffaello Sanzio

ANCONA – Con il chiudersi della stagione estiva, le strutture alberghiere tirano le prime somme e guardano al futuro, studiando nuove strategie per destagionalizzare l’offerta turistica. Un ‘mantra’ per Federalberghi Marche, specie in una fase, come quella attuale, condizionata dall’inflazione. La stagione estiva ha visto un calo di presenze che l’associazione di categoria stima per le Marche mediamente «attorno al -10/-15%» spiega il presidente Federalberghi Confcommercio Marche, Luca Giustozzi.

Dopo un inizio di stagione decisamente sotto le aspettative, a causa del maltempo e dell’alluvione, che hanno praticamente ridotto all’osso i fatturati dei mesi di maggio e giugno, «luglio e soprattutto agosto hanno visto una bella ripresa» e anche il mese di settembre, caratterizzato dal bel tempo, ha aiutato ad attenuare le perdite.

Luca Giustozzi, presidente Federalberghi Confcommercio Marche

In linea generale lungo la costa «le strutture alberghiere hanno lavorato a pieno regime, tra luglio ed agosto, mentre l’entroterra ha registrato un calo maggiore di presenze rispetto alle zone di mare» spiega. Molteplici i fattori che hanno determinato un calo di turisti inaspettato: da un lato i numerosi rincari (trasporti, carburanti, carrello della spesa, hotel, spiagge e ristoranti) che hanno spinto le famiglie ad una maggiore prudenza nella spesa per le vacanze, in alcuni casi ridotta ad un solo weekend, molti sono tornati a viaggiare all’estero.

Come gli italiani hanno scelto di recarsi oltre i confini nazionali, altrettanto hanno fatto gli stranieri, che sono tornati a trascorrere le vacanze anche nelle Marche, privilegiando le zone costiere e anche le città d’arte, i borghi dell’entroterra, gli agriturismi, fa sapere Federalberghi.

Presenze che rispetto all’anno scorso fanno registrare «un +8% circa» dice Giustozzi, spiegando che a scegliere le Marche sono stati soprattutto i tedeschi, anche se in misura minore rispetto all’anno scorso, probabilmente a causa del rallentamento dell’economia del Paese, poi olandesi, svizzeri, americani, alcuni rumeni «e sono tornati anche cinesi e giapponesi».

L’area partenze dell’aeroporto di Ancona (luglio 2023)

Con l’autunno che si apre ufficialmente, lo sguardo è già rivolto ai nuovi collegamenti aerei in arrivo dall’aeroporto di Ancona, sui quali gli albergatori marchigiani puntano molto. Dal 1° ottobre dal Sanzio decolleranno i nuovi voli per Roma, Milano e Napoli, rotte «che renderanno le Marche più facilmente raggiungibili dai turisti – spiega Giustozzi – finora un turista che atterrava a Milano, se voleva arrivare nella nostra regione, doveva prendere il treno o attrezzarsi in altra maniera, con lunghi tempi di percorrenza, questo non agevola di certo il turismo, ora invece potranno prendere un volo diretto per Ancona».

A inizio estate aveva preso avvio anche il collegamento con Parigi, e molta attesa è riposta sui voli per Bucarest, Barcellona e Vienna, anche questi in partenza dal primo ottobre. Ma in vista c’è anche il nuovo volo per Amsterdam. Gli albergatori si stanno organizzando con l’ampliamento dei collegamenti dall’aeroporto di Ancona: «Stiamo cercando di colloquiare con le compagnie aeree per fare in modo che chi compra il biglietto per il volo possa contestualmente anche accedere alla prenotazione della struttura alberghiera – spiega – . L’idea è quella di proporre l’ospitalità sul portale in cui si prenotano i voli».

Da sinistra Bruschini, Acquaroli e D’Orsogna

Con la fase di forte espansione che sta registrando l’aeroporto di Ancona, l’amministratore delegato dell’International Airport di Ancona, Alexander D’Orsogna, traccia un bilancio molto positivo per lo scalo: «La stagione è andata molto bene – dice – contiamo di chiudere l’anno con una forbice di passeggeri compresa tra 530mila e 550mila, mentre l’anno scorso avevano chiuso a 468mila. L’anno prossimo – annuncia – contiamo di raggiungere i 700mila passeggeri», grazie proprio ai nuovi collegamenti con Roma, Milano, Napoli, Vienna, Bucarest e Barcellona, mentre il collegamento per Amsterdam «arriverà in inverno, entro fine anno» e sarà operato dalla compagnia aerea Aeroitalia, che opera anche gli altri collegamenti che prenderanno il via dal 1° ottobre.

Tra i nuovi collegamenti aerei (seconda rotta su Londra Gatwick, Parigi, Catania), il volo che è andato meglio «è in assoluto quello di Parigi – dice D’Orsogna – : da maggio ad oggi il tasso medio di riempimento è stato del 98%».

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