Ancona, trasferiti cinque milioni di euro per gli interventi al Rettorato
Ancona-Osimo

Ancona, trasferiti cinque milioni di euro per gli interventi previsti al Rettorato

L'intervento di adeguamento sismico del Palazzo del Rettorato dell’Università Politecnica delle Marche. Costruito alla fine, dell’800, venne inizialmente ideato come sede del Consiglio degli uffici della Provincia

ANCONA – Sono stati trasferiti 5.184.808,97 di euro previsti per l’intervento di adeguamento sismico del Palazzo del Rettorato dell’Università Politecnica delle Marche. Costruito alla fine, dell’800, venne inizialmente ideato come sede del Consiglio degli uffici della Provincia. Oggi è sede del Rettorato dell’Università Politecnica delle Marche ed è un edificio vincolato. L’intervento rientra nell’ Ordinanza commissariale n. 137/2023 “Approvazione del Programma straordinario di Rigenerazione Urbana connessa al sisma e del Nuovo Piano di ricostruzione di altre opere pubbliche per la Regione Marche nonché dell’elenco degli interventi per il recupero del tessuto socio-economico delle aree colpite dal sisma finanziati con i fondi della Camera dei deputati per la Regione Marche”

«Il Rettorato dell’Università Politecnica delle Marche è un edificio fondamentale per la città di Ancona e per tutta la regione- sottolinea il Commissario straordinario sisma 2016 Guido Castelli – L’Università è uno di quegli elementi che mettiamo in campo per far rimanere i nostri giovani nei nostri territori, per combattere lo spopolamento e il calo demografico, per attrarre giovani talenti, professionisti e investimenti, generando un indotto positivo che si riflette su imprese, istituzioni e cittadini. Ringrazio la costante collaborazione del presidente Francesco Acquaroli, dell’Ufficio ricostruzione, del Rettore Gian Luca Gregori e del sindaco Daniele Silvetti».

«Non possiamo che ringraziare la struttura commissariale e il senatore Guido Castelli per il prezioso contributo che rende possibile non solo il recupero di uno spazio di straordinario valore storico, ma anche la rinascita di un luogo fondamentale per la vita del nostro Ateneo. Questo intervento rappresenta molto più di un semplice restauro: è un gesto concreto che guarda al futuro della nostra comunità accademica. Gli spazi che restituiremo alla fruizione collettiva torneranno ad essere fondamentali nell’esperienza universitaria di studentesse e studenti e un ponte vivo tra l’università e la città. È la dimostrazione di quanto possa essere preziosa la collaborazione tra istituzioni quando è guidata dalla visione e dall’impegno comune per il bene collettivo» ha aggiunto il Rettore Gian Luca Gregori.