Ancona-Osimo

Silvetti e Dai Pra sul trasferimento del Piede Diabetico a Osimo: «Inrca non è in affanno per Covid, letti vuoti»

I due esponenti politici di Forza Italia tornano a sollevare la questione dello spostamento dell'Unità di Chirurgia e Piede Diabetico dalla sede di Ancona al nosocomio osimano

ANCONA – Il trasferimento del reparto di Chirurgia e del Piede Diabetico dalla sede Inrca di Ancona a quella di Osimo continua a fare discutere. Gli esponenti di Forza Italia, Daniele Silvetti e Stefania Teresa Dai Pra, avevano sollevato la questione nei giorni scorsi, ponendo l’accento sulla carenza di servizi che si verrebbe a creare con lo spostamento dell’Unità ad Osimo, il cui smantellamento è già iniziato per lasciare spazio ad un altro reparto Covid con 20 posti letto.

Da sinistra Rossi, Gasparri, Silvetti, Dai Pra (immagine di repertorio)

Ma secondo il coordinatore provinciale del partito berlusconiano, Silvetti, e il commissario del Comune di Ancona, Dai Pra, l’Unità dovrebbe restare ad Ancona dal momento che la sede Inrca del capoluogo potrebbe garantire quell’assistenza necessaria ai pazienti diabetici che spesso presentano comorbilità (altre patologie concomitanti), come malattie cardiovascolari o che possono aver necessità di dialisi, per il quale Osimo non è invece organizzato. Una questione spinosa, che era stata affrontata anche dall’Associazione Tutela Diabetici.

Ma oltre a questo Silvetti e Dai Pra, sottolineano che «all’Inrca di Ancona la situazione dei ricoveri Covid non è affatto esplosa e l’ospedale non è in affanno, sono diverse le stanze vuote» spiegano, «ci sono ancora posti letto liberi nelle aree Covid, così come in Chirurgia come dimostrano le immagini inviateci oggi, 10 novembre, da fonti ospedaliere interne».

L’impressione dei due esponenti politici è che «si voglia favorire il nosocomio di Osimo, ma il pronto soccorso di Osimo ha il triage e tutti i requisiti previsti dal piano regionale?» si interrogano Silvetti e  Dai Pra che pongono l’accento anche su un’altra criticità, quella del personale: «Come mai non si procede con assunzioni? In Gastroenterologia era stato emanato un bando con esami e colloqui, ma poi il silenzio, ma a fine anno il primario andrà in pensione. Come si vuole procedere? Con gli specializzandi?».

Intanto «lo scontento tra il personale è palpabile – spiegano – e molti anestesisti pensano di dimettersi, come ci hanno segnalato in diversi. Perché non viene rafforzata la pneumologia Inrca e si pensa a metterne una ad Osimo?». I due rappresentanti politici, lanciano l’allarme sul fatto che una struttura ospedaliera di ricerca e di livello internazionale come l’Inrca venga «trattata come un peso, mentre si vuole rilanciare l’ospedale che non ha tutte queste specialità?. Il sindaco (di Ancona, ndr) Mancinelli pensa di tutelare questa eccellenza e suoi pazienti in qualche modo? Ci aspettiamo che si muova e faccia qualcosa».

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