Ancona-Osimo

Transizione al digitale, la Regione accelera. Acquaroli: «Marche al passo coi tempi»

La Giunta sta implementando i servizi digitali per sburocratizzare l'amministrazione pubblica. Autorizzazioni e certificazioni più veloci: ricostruzione post sisma e l'emergenza covid le priorità

Da sinistra Sergiacomi, Carota, Carloni e Acquaroli

ANCONA – Incentivare i servizi telematici per sburocratizzare, snellire le procedure e garantire trasparenza nei servizi. Il progetto che punta a digitalizzare sempre di più la macchina amministrativa, coinvolgendo le pubbliche amministrazioni locali, è stato illustrato questa mattina – 9 marzo – a Palazzo Raffaello ad Ancona dall’assessore alle Attività Produttive e vicepresidente della Giunta Mirco Carloni e dal presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli.

L’obiettivo è quello di consentire pagamenti digitali per i servizi pubblici degli enti locali, ottenere autorizzazioni in via telematica, un aspetto fondamentale anche per accelerare le pratiche relative alla ricostruzione post sisma, e tra le possibilità in divenire ci potrebbe essere anche quella di inserire la vaccinazione nel fascicolo sanitario elettronico per aprire le porte ad un eventuale patentino di immunità.

Ad aderire alla transizione verso il digitale, sono stati complessivamente 187 enti locali, 171 comuni e 16 unioni di comuni . «Una opportunità vera che porta le Marche al passo coi tempi» ha detto il presidente Acquaroli, mentre l’assessore Carloni ha parlato di un «grande passo avanti nel progresso tecnologico applicato alla pubblica amministrazione», evidenziando che le limitazioni agli spostamenti imposte dal covid, hanno spinto «ad essere più tecnologici».

Il progetto ha mosso i primi passi tra l’ottobre e il novembre scorso quando l’assessore Carloni avanzò la proposta all’ex ministro Pisano, ottenendo il via libera all’iniziativa che punta all’autenticazione delle pratiche digitali, semplificando i passaggi burocratici per il rilascio di autorizzazioni e certificazioni, evitando in questo modo ai cittadini di doversi recare negli uffici pubblici.

Tramite la piattaforma sisma MeetPad potranno essere rilasciate autorizzazioni a pratiche edilizie di ricostruzione privata e pubblica, oltre che poter svolgere la conferenza dei servizi siglando verbali da remoto. Una iniziativa che preme sull’acceleratore della ricostruzione post sisma. La dirigente del servizio informatica e crescita digitale della Regione Marche, Serenella Carota, ha spiegato «stiamo lavorando anche alla realizzazione di un sistema geo referenziato che consenta di avere una visione d’insieme dello stato di avanzamento dei lavori delle opere pubbliche».

Inoltre su questa piattaforma digitale potranno essere rilasciate autorizzazioni ambientali per nuove aperture di attività, pratiche per la banda ultralarga, che come ha spiegato l’assessore Carloni vede le  Marche dover recuperare un forte gap rispetto ad altre regioni: «Abbiamo ereditato una situazione disastrosa – ha detto – tanto che nel 2019 era cablato un solo comune in tutta la regione».

Pagamenti elettronici per la mensa scolastica, per i trasporti pubblici e per altri servizi potranno essere eseguiti nei comuni aderenti con DigiPalm PagoPa, Spid e AppIO, «strumenti che mettiamo a disposizione dei nostri sindaci per essere più vicini ai loro cittadini» ha detto Carloni.

Forte accelerazione anche sul fronte del fascicolo sanitario elettronico che ad oggi conta 73mila fascicoli attivi dove i marchigiani oltre a trovare la loro ricetta in formato elettronico, possono reperire gli esiti dei tamponi molecolari e in futuro con tutta probabilità anche l’attestazione della vaccinazione eseguita. La piattaforma SisCovid gestisce invece i dati legati all’emergenza covid, fra i quali quelli relativi ai contagi, anche suddivisi per comune (servizio attivato a  gennaio), i tamponi e i dati legati alle strutture ospedaliere. Una piattaforma che mette di fatto in rete tutti gli attori coinvolti nell’emergenza pandemica.

La Regione sta lavorando anche alla piattaforma CulturaSmart per l’accesso al patrimonio digitale di musei e biblioteche, dove potranno essere svolte videoconferenze ed eventi online connettendo 77 sedi tra musei e biblioteche.

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