Ancona-Osimo

Torrette, asportazione tumore al cervello seguito in live dalla Cina. Trignani: «In progetto Intelligenza Artificiale»

L'operazione in awake, su paziente sveglio, sarà eseguita domani 29 luglio a Torrette su una donna 60enne affetta da glioma in area motoria

L'equipe del dottor Trignani

ANCONA – Si ampliano sempre di più gli orizzonti della Divisione di Neurochirurgia Generale con particolare Interesse Pediatrico dell’Azienda ospedaliero universitaria Ospedali Riuniti di Ancona, diretta dal dottor Roberto Trignani. Nella mattinata di domani 29 luglio, l’equipe multidisciplinare, guidata da Trignani, eseguirà un intervento chirurgico di asportazione di un tumore cerebrale (glioma) in area eloquente con procedura in “awake”.

Il dottor Roberto Trignani

Si tratta di una raffinata tecnica chirurgica, eseguita su pazienti svegli, nella quale il team dell’ospedale regionale di Torrette ha accumulato una esperienza di primo livello, avendo eseguito già un centinaio di interventi di questo genere. La novità è che questa volta ad assistere alla procedura, che sarà eseguita su una donna 60enne affetta da tumore nell’area cerebrale deputata al movimento (la sinistra), ci saranno da remoto anche i neurochirurghi dellOspedale cinese di Hebey, affiliato all’omonima Università. Si tratta dell’università più importante della Cina e dell’ospedale più grande dotato di 2.300 posti letto e in cui sono impiegati 3.381 dipendenti. Il solo reparto di Neurochirurgia conta 108 posti letto e 38 medici.

Una tecnica, quella in awake, che consente al chirurgo, spiega il direttore Roberto Trignani, di verificare in tempo reale che «non ci sia compromissione delle aree cerebrali in cui si sta intervenendo», questo è reso possibile proprio dal fatto che il paziente è sveglio durante l’operazione e impegnato in test funzionali per verificare il quadro neuronale.

In questa maniera «il chirurgo se nota una compromissione neuronale può modificare subito la sua azione, magari cambiando posizione, per massimizzare gli esiti dell’intervento e minimizzare le conseguenze negative». Nel caso specifico, «alla donna che opereremo domani, faremo muovere, tramite test continui, il braccio e la gamba destra del corpo, in quanto le vie nervose sono incrociate».

Trignani tiene ad evidenziare l’importanza del confronto con i colleghi cinesi in termini di arricchimento: «Siamo consapevoli che la condivisione di esperienze, progettualità e tecnologie, fa crescere entrambi i versanti, e domani per i neurochirurghi cinesi sarà come partecipare alla procedura che spiegheremo loro e potranno anche fare domande».

Per tutta la durata dell’intervento sarà infatti presente un traduttore dall’italiano al cinese e viceversa. Inoltre, saranno collegate in rete anche altre università cinesi. Alla procedura «assisterà anche un ingegnere dell’Università Politecnica delle Marche che collabora con noi ad un progetto per l‘applicazione dell’intelligenza artificiale alla chirurgia in awake». L’obiettivo, spiega il direttore, è quello di «affinare ulteriormente la valutazione clinica durante l’esecuzione dell’intervento. La chirurgia dei tumori del cervello è una ‘nicchia’ nella quale vogliamo esprimere tutto il potenziale clinico e tecnologico disponibile».

Durante la procedura sono diverse le figure coinvolte: oltre ai neurochirurghi, ci sono neuroanestesisti, neurologi, neuropsicologi, neurofisiologi, infermieri, ognuno illustrerà nell’ambito della propria specifica competenza la tecnica. «Uno straordinario lavoro di squadra dove tutti sono protagonisti unici e indispensabili» spiega. L’equipe, coordinata Trignani, è costituita dal dottor Stefano Vecchioni e dal dottor Michele Luzi della Divisione di Neurochirurgia, dal dottor Edoardo Barboni e dalla dottoressa Agnese Damia Paciarini, rispettivamente responsabile Sosd Neuroanestesia e Tipo e dirigente medico della stessa Sosd, dal professor Andrea Monteriù e dall’ingegner Lucia Migliorelli del Dipartimento di Ingegneria dell’informazione dell’Università Politecnica delle Marche, insieme alle psicologhe Silvia Bonifazi e Valentina Ranaldi della Sosd Psicologia Ospedaliera.

«È un orgoglio per la nostra Azienda sapere che una struttura sanitaria di un Paese all’avanguardia come la Cina sia interessato alle nostre attività – commenta il direttore generale degli Ospedali Riuniti di Ancona Michele Caporossi – questo costituisce un ulteriore conferma delle eccellenze presenti nel nostro Ospedale regionale». Sarà il vice direttore dell’ospedale cinese, Fang Chuan, a collegarsi per primo e portare i saluti del nosocomio di Hebei. Per gli Ospedali Riuniti di Ancona sarà il direttore generale Caporossi a fare gli onori di casa insieme al professor Mauro Silvestrini, preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia Univpm e direttore della Clinica di Neurologia, e al dotto Paolo Balercia, direttore del Dipartimento di Scienze Neurologiche e Direttore della Sod di Chirurgia Maxillo-Facciale degli Ospedali Riuniti di Ancona. L’evento è organizzato dall’International Medical Exchange Center, Associazione con sede a Jesi, che collabora da anni con l’AOU di Ancona e con i maggiori ospedali italiani e che si occupa di scambi sanitari tra Italia e Cina.

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