Ancona-Osimo

Ancona, toccava ragazzine sul bus: andrà a processo per violenza sessuale

Un 48enne, accusato di essere un molestatore seriale, è stato rinviato a giudizio davanti al collegio penale. Durante il tragitto in autobus si avvicinava alle passeggere palpandole. Lui nega tutto

La foto scattata da una delle vittime

ANCONA – Non ha voluto chiedere nessun rito alternativo quando la Procura per lui ha chiesto il rinvio a giudizio. È certo di essere innocente e adesso affronterà il processo con rito ordinario per dimostrarlo. Nei guai un 48enne accusato di violenza sessuale nei confronti di ragazzine che incontrava in autobus ad Ancona.
Una vicenda esplosa due anni fa, che ha visto poi indagare la squadra mobile. Stando alle accuse il 48enne, un pachistano, saliva a bordo degli autobus e avvicinandosi a ragazzine minorenni allungava le mani su di loro palpeggiandole. Un incubo durato mesi per le presunte vittime fino a quando la squadra mobile non è riuscito ad identificarlo e denunciarlo per stalking e violenza sessuale aggravati e continuati.

L’operazione si era conclusa a marzo 2018, dopo indagini durate diversi mesi. L’uomo era stato segnalato da tempo come molestatore sessuale di ragazze minorenni, specialmente quando queste si trovavano a bordo di autobus della rete urbana, ma per lungo tempo era rimasto ignoto agli inquirenti.

La prima a denunciare era stata una giovane 17enne che si trovava a bordo di un autobus, di ritorno dalla scuola. Era stata avvicinata da uno sconosciuto che, approfittando della situazione caotica, le aveva allungato le mani sulle gambe palpeggiandola. La ragazza si era spaventata tanto da non riuscire a reagire, rimanendo incastrata e immobile nel posto a sedere, senza possibilità di allontanarsi. Tornata a casa, sconvolta dell’accaduto, aveva raccontato tutto a sua madre.
Dopo quindici giorni sempre la stessa giovane, di ritorno a casa in ore serali, mentre viaggiava a bordo di un altro autobus, notava ancora quell’uomo che di nuovo le aveva allungato le mani.


Seguirono altri episodi analoghi, tutti denunciati alla Questura da giovani vittime.
Una di queste è riuscita a fotografare l’uomo utilizzando il suo smartphone.
L’attività di indagine della squadra Mobile ha permesso poi di identificare l’uomo.

Il processo per lui, difeso dall’avvocato Giacomo Curzi, inizierà il 1 dicembre 2021.

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