Ancona-Osimo

Test salivari, al vaglio anche per stadi e società sportive. Saltamartini: «Operazioni rinviate. Far ripartire gli screening» 

L'assessore alla Sanità ha annunciato il suo impegno con il Governo per l'utilizzo dei test salivari per la diagnosi dell'eventuale positività a Covid-19 nelle società sportive

stadio, pallone da calcio
(Foto di Michal Jarmoluk da Pixabay)

ANCONA – «Cercheremo di concertare con il governo la possibilità di utilizzare i test salivari anche per le associazioni sportive. Lo ha detto l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini a margine della conferenza stampa di presentazione a Palazzo Raffaello, di una iniziativa di sensibilizzazione sulla fibrosi cistica.

La Regione sta acquistando 500mila test salivari «per circoscrivere i focolai all’interno delle scuole», ma l’assessore ha anche assicurato il suo impegno ad aprire alle associazioni sportive che hanno fatto richiesta di poter utilizzare questi test rapidi e poco invasivi per la diagnosi dell’eventuale positività a Covid-19. Ha spiegato inoltre che potrebbero trovare impiego «anche per l’accesso ai palazzetti e agli stadi, perché dobbiamo tornare alla normalità». 

«I tamponi salivari costano molto poco» ha spiegato Saltamartini, facendo notare che il prezzo si aggira «più o meno» intorno a quello «di una mascherina» e che «rispetto alle conseguenze che la diffusione del virus determina è una spesa assolutamente ininfluente», per questo «dobbiamo utilizzare i salivari in modo massivo».

«Nella conferenza Stato Regioni si sta discutendo della possibilità di affidare i salivari alle famiglie, in modo tale che si possa fare il prelievo della saliva prima che il bambino arrivi a scuola», ha detto, spiegando che un altro tema sul tavolo è quello di individuare chi dovrà processare i tamponi, e tra le ipotesi sembra esserci anche quella delle farmacie, oltre che dei distretti, degli ospedali, delle strutture sanitarie e del servizio sanitario regionale. 

Sollecitato sulla situazione sanitaria legata alla pandemia nelle Marche, Saltamartini si è detto «ottimista» ed ha affermato di vedere il bicchiere mezzo pieno, «ma non sono scevro dalle preoccupazioni che derivano dal fatto che quest’anno abbiamo registrato il triplo dei positivi rispetto ad agosto dello scorso anno, ma la differenza è che ci sono nella nostra regione 1milione di persone vaccinate con doppia dose».

Il nodo, secondo l’assessore è quello di far ripartire l’attività diagnostico-terapeutica a pieno regime negli ospedali, dopo la riduzione legata alla pandemia: «Non ci possiamo permettere che ci siano persone in terapia intensiva e nei reparti infettivi (malati Covid, ndr) perché abbiamo un elenco di operazioni rinviate, specie in ambito oncologico, che non possiamo permetterci che siano ulteriormente rinviate. Purtroppo si muore anche soprattutto per patologie cardiovascolari, neurologiche e oncologiche: dobbiamo riprendere tutta la partita della prevenzione, degli screening al colon, utero e mammella». 

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