Ancona-Osimo

Sembra una tessera sconto ma è un vincolo d’ordine. Federconsumatori: «Attenzione alla “truffa del catalogo”»

L'associazione dei consumatori lancia l'allarme sul ritorno della "truffa del catalogo". Le prime segnalazioni arrivano da Osimo. Presi di mira soprattutto gli anziani

Anziano, (Foto di Gerd Altmann da Pixabay)

ANCONA – «Si presentano nelle abitazioni proponendo una tessera sconto per l’acquisto di prodotti di vario genere, ma con la scusa della firma per la ricezione della tessera, collegata ad un catalogo, fanno in realtà sottoscrivere un vincolo di ordine per almeno 5mila euro». Lo denuncia Serena Cesaro di Federconsumatori Ancona.

Si tratta di una vera e propria «truffa “porta a porta” che aveva già colpito le Marche e l’anconetano, anche negli anni scorsi», quando aveva imperversato tra Chiaravalle, Jesi, Falconara, Monte San Vito, zone dalle quali «4 o 5 anni fa avevamo avuto tantissime segnalazioni» spiega l’associazione dei consumatori. «Scelgono i piccoli comuni» e prendono di mira soprattutto gli «anziani. Negli ultimi giorni abbiamo ricevuto segnalazioni dall’osimano – spiega -, ma in genere si spostano e cercano di ampliare il proprio raggio di azione, come anche in passato».

Nel catalogo c’è un po’ di tutto, dalle pentole agli elettrodomestici, dalle coperte fino a materassi e cuscini. Federconsumatori invita a «prestare la massima attenzione e, se si scopre si essere incappati nella truffa a rivolgersi alle associazioni dei consumatori per chiedere il recesso dal contratto. È importante anche denunciare alle forze dell’ordine o presentare un esposto alla guardia di finanza, porre fine alla truffa».

«Molti anziani – dice – hanno paura di raccontare di essere stati vittime di un raggiro e molti non denunciano e finiscono per pagare, ma in questi casi è bene chiedere aiuto». Cesaro spiega che queste persone dopo aver lasciato la tessera sconto, si ripresentano nell’abitazione di chi ha firmato a distanza di 14 giorni, periodo entro i quale si può recedere, ma possono recedere anche dopo.

Non solo, «anche nell’ipotesi in cui si sia finito per ordinare i prodotti, peraltro a prezzi gonfiati, si può recedere entro 14 giorni dall’arrivo della merce, a patto che eventuali presidi sanitari, come materassi o altro, non siano stati aperti». «In alcuni casi dicono alle persone che se non pagano i 5mila euro di ordinativo da acquistare possono salire a 7mila euro: non bisogna farsi spaventare – spiega – ma chiedere subito aiuto. Purtroppo è capitato anche che alcuni anziani ci abbiano raccontato in passato di essere rimasti talmente scossi di essere caduti nella truffa, da non essere riusciti a dormire per alcune notti».

«È bene non firmare nulla – aggiunge – specie quando si presentano persone porta a porta». Truffe odiose perché rivolte soprattutto agli anziani, ma non solo, e che «vanno a colpire in un periodo in cui oltretutto c’è anche il caro bollette a togliere il sonno a tante famiglie e a tanti anziani».

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