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Supporto formazione e lavoro, partenza al rallentatore. Appolloni (Inas Cisl): «Poche le domande, soprattutto da under 30»

Nella prima giornata di venerdì 1° settembre il patronato Inas Cisl ha ricevuto 25 domande in tutte le Marche, mentre le richieste di informazioni sono state a centinaia. Ne abbiamo parlato con il responsabile Paolo Appolloni

Paolo Appolloni, responsabile regionale del Patronato Inas Cisl Marche

ANCONA – Partenza al rallentatore per ‘Supporto Formazione Lavoro’ la misura ponte del governo che dal 1° settembre sostituisce il Reddito di Cittadinanza. Poche le domande per ora presentate, ma tante le richieste di informazione ai patronati.

Nella prima giornata in cui è stata aperta la procedura venerdì 1° settembre il patronato Inas Cisl ha ricevuto 25 domande in tutte le Marche, mentre le richieste di informazioni sono state a centinaia. «Le domande sono state poche, ci aspettavamo di più – dice il responsabile regionale Paolo Appolloni – il motivo è nella complessità della misura per requisiti e modalità di presentazione della domanda, tenendo conto che la prima circolare operativa INPS è del 29 agosto e la procedura è stata resa accessibile nella notte tra il 31 agosto ed il 1° settembre».

Per presentare la domanda per la nuova misura, rivolta agli occupabili tra i 18 e i 59 anni che escono dal Reddito di Cittadinanza, appartenenti a nuclei familiari con Isee non superiore a 6mila euro, occorre avere con sé la certificazione Isee e un curriculum vitae con le esperienze lavorative svolte. L’assegno di inclusione partirà invece dal 1° gennaio 2024 e chi non può lavorare per impedimenti fisici o per assistere un famigliare disabile, minore, o over-60 preso in carico dai servizi socio sanitari territoriali, continuerà a percepire il Reddito di Cittadinanza fino al 31 dicembre di quest’anno. Finora a presentare domanda al patronato sono stati soprattutto «giovani under 30» spiega.

«Le informazioni che abbiamo sono ancora incomplete – aggiunge – e stiamo scoprendo la procedura on line per la presentazione delle domande insieme ai cittadini che si rivolgono alle nostre sedi. I nostri uffici sono a disposizione per aiutare i cittadini». La domanda si compone fondamentalmente di due fasi: la richiesta all’Inps di ‘Supporto per la formazione e il lavoro’ e successivamente, l’iscrizione alla piattaforma SIISL, che sostanzialmente avrà il compito di incrociare domanda e offerta di lavoro.

«La richiesta di ‘Supporto Formazione Lavoro’ all’Inps – prosegue – prevede una serie di dichiarazioni in cui si conferma di avere i requisiti per accedere alla misura mentre per poter procedere all’iscrizione al SIISL è importante avere con sé il proprio curriculum. Poi sarà il Patronato a riportare queste informazioni nella procedura telematica».

«Le esperienze lavorative vanno inserite nella seconda parte della domanda – aggiunge il segretario regionale Inas Cisl -, servono per facilitare l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro. Avere a disposizione il curriculum aiuta ad espletare più velocemente le procedure». Appolloni spiega che «per la buona riuscita della procedura deve esserci collaborazione e sinergia tra i diversi attori: patronati, Inps e centri per l’impiego per orientare al meglio». Se le domande finora sono state poche, conclude, «prevediamo che ci sarà un importante incremento».

La nuova misura in dettaglio

Chi ha i requisiti per accedere a ‘Supporto Formazione Lavoro’ deve sottoscrivere il Patto di attivazione digitale (Pad) e contattare almeno tre Agenzie per il lavoro, dopo di che potrà essere contattato dal centro per l’impiego per sottoscrivere il Patto di servizio personalizzato. Una volta firmato potrà accedere a servizi di orientamento, corsi di formazione o altre iniziative per poi approdare all’attività lavorativa.

Una volta che la domanda è stata accolta la persona deve partecipare al percorso di formazione e lavoro durante il quale riceverà un contributo di 350 euro mensili, al massimo per un anno. In caso di abbandono del percorso, se si salta un’attività o si rifiuta una offerta di lavoro si perde l’assegno mensile.

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