Ancona-Osimo

Stagione balneare agli sgoccioli, nel weekend la perturbazione potrebbe far chiudere gli ultimi ombrelloni. Il Sib tira le prime somme

Si stima che ad arrivare al traguardo del 1° ottobre, fissato dalla proroga concessa, saranno solamente «un 20% circa degli stabilimenti, soprattutto nelle principali città che beneficiano del turismo e offrono tra i servizi anche la ristorazione»

Porto San Giorgio

ANCONA – Il transito di una perturbazione che porterà a un peggioramento delle condizioni meteo per le giornate di sabato e domenica potrebbe segnare la fine della stagione balneare, nonostante la possibilità per gli stabilimenti di lasciare ombrelloni e sdraio ancora aperti per un’altra settimana, fino al 1° ottobre.

«Molti stanno già togliendo gli ombrelloni – conferma Romano Montagnoli, presidente del Sindacato Italiano Balneari (Sib) – la riapertura delle scuole ha già sottratto una fetta importante di presenze e ora il maltempo impedirà ai turisti di recarsi sulle spiagge».

Il Sib Marche stima che ad arrivare al traguardo del 1° ottobre, fissato dalla proroga concessa ai balneari, saranno solamente «un 20% circa degli stabilimenti, soprattutto quelli situati nelle principali città che beneficiano del turismo balneare e che offrono tra i servizi anche quello di ristorazione e che quindi lasceranno dei lettini a disposizione della clientela».

Settembre 2023 sulle spiagge marchigiane, il litorale di Porto San Giorgio

Per tutti gli altri si prospetta la chiusura di una stagione estiva partita in netto ritardo a causa del maltempo che ha imperversato tra maggio e giugno, facendo slittare l’arrivo del caldo. A condizionare l’affluenza nei balneari sono stati anche inflazione e rincari che hanno interessato hotel, ristoranti e trasporti, togliendo liquidità alle tasche delle famiglie che hanno ridotto i giorni di vacanza, cercando di limitare le spese.

Montagnoli tira le prime somme della stagione. «Il caldo che ha caratterizzato il mese di settembre – spiega – ci ha permesso di recuperare in parte le perdite legate del mese di giugno, anche se non siamo riusciti a ripetere i numeri dell’anno scorso, una stagione veramente eccezionale. Ci stiamo riportando sui livelli pre – Covid (2019)».

Per il Sib occorre «destagionalizzare l’offerta turistica balneare, di concerto con gli altri operatori turistici». Qualche polemica è stata suscitata dalla mancanza del salvamento sulle spiagge marchigiane, un servizio cessato, come gli anni scorsi, nel secondo weekend del mese di settembre, per cui negli stabilimenti e sulle spiagge libere svetta la bandiera rossa per avvisare i bagnanti.

«Abbiamo accolto positivamente la proroga della stagione estiva al 1° ottobre concessa dalla Regione e l’anticipazione dell’apertura al 29 aprile» spiega, sottolineando l’impegno delle istituzioni nel ripensare la strategia turistica delle Marche. Se il maltempo non ci avesse messo lo ‘zampino’ i balneari avrebbero avuto a disposizione cinque mesi di attività.

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