Ancona-Osimo

Spighe verdi 2021 a Numana e Sirolo, Silvetti (Parco del Conero): «Poche aree protette in Italia vantano tanti riconoscimenti»

Fee Italia - Foundation for Environmental Education e Confagricoltura hanno assegnato i vessilli ai due comuni. Soddisfatto il presidente dell'Ente Parco

Daniele Silvetti, Presidente dell’Ente Parco del Conero

ANCONA – Il Parco del Conero fa incetta di riconoscimenti. Dopo le tre bandiere blu, attribuite per la qualità delle acque di balneazione, la pulizia delle spiagge e degli approdi turistici, i comuni di Sirolo e Numana, hanno conquistato anche la bandiera con le due spighe verdi. Un importante riconoscimento che ha visto i due comuni, ricadenti nell’area protetta, essere incluse nell’elenco tra una lista ristretta di 59 località italiane, «un vanto per il Parco del Conero, al cui interno sventolano anche tre Bandiere Blu» ha sottolineato Daniele Silvetti, presidente dell’Ente Parco del Conero.

Il riconoscimento, che premia i territori per la tutela e la valorizzazione del patrimonio rurale, è stato assegnato da parte di Fee Italia – Foundation for Environmental Education e Confagricoltura. «Credo che in Italia non vi siano altre aree protette che possano vantare così tanti riconoscimenti diversi – prosegue – e questo conferma da una parte che questi attestati sono il risultato di una politica del Parco attento a salvaguardare standard di qualità elevati ma, dall’altra, ribadisce le enormi potenzialità di un territorio che, pur affacciandosi su una delle coste più belle del mondo con un patrimonio paesaggistico, marino, naturalistico e turistico notevole, per il 50% è agricolo e, di questo, la metà è coltivato».

Secondo Silvetti, la sinergia con le principali sigle del settore disegna un percorso votato all’equilibrio tra tutela e valorizzazione delle attività produttive «di quello che è un piccolo laboratorio a cielo aperto ma che ha bisogno della modifica di alcuni strumenti normativi a cui la Commissione tecnica istituita da questo consiglio direttivo, sta lavorando con l’obiettivo di modificare il Piano del Parco».

Obiettivo, rimettere in moto la filiera agroalimentare del Conero a chilometro zero, un progetto che in passato era stato denominato “Terre del Conero” e successivamente accantonato, ma che «per noi è molto innovativo» e che incassa il consenso e la condivisione del mondo degli agricoltori ai quale assegna il ruolo di custodi di un’ampia fetta del Parco.

La sfida per il presidente del Parco del Conero, è quella di ritrovare varietà antiche seguendo il percorso virtuoso che ha portato ad esempio dalla riscoperta dei “paccasassi” al “gin del Conero”, prodotto con il finocchio marino. Eccellenze che dovranno arrivare fino alle tavole dei ristoranti «ai quali chiederemo di allargare la propria offerta includendo proposte di piatti con prodotti tipici del Parco».

«Le spighe verdi – conclude Silvetti – sono un vessillo che premiano il lavoro delle amministrazioni comunali di Sirolo e Numana, dei sindaci Moschella e Tombolini, degli imprenditori agricoli locali, e che salutiamo come un punto di partenza per far emergere un Parco del Conero che ha enormi potenzialità sviluppabili col contributo di tutti».

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