Ancona-Osimo

Spiagge più “salate”, Montagnoli (Sib): «Rincari moderati, intorno al 10%»

Se nella stagione estiva un ombrellone e due lettini costavano 24 euro al giorno, questa estate nell'ipotesi di un rincaro del 10% lo stesso ombrellone verrebbe a costare 2,40 euro in più al giorno

ANCONA – “Stessa spiaggia, stesso mare” ma quest’anno con ombrellone e lettino un po’ più salati rispetto all’anno scorso, almeno in alcune zone delle Marche. Romano Montagnoli, presidente regionale Sib, Sindacati Italiano Balneari spiega che «gli aumenti sono tendenzialmente minimi rispetto ai maggiori costi sostenuti dai balneari».

I rincari alle materie prime hanno fatto lievitare il prezzo dell’alluminio con cui sono realizzati lettini e ombrelloni, a questo si sommano anche i rincari elettrici che gravano su ristoranti e bar annessi agli stabilimenti balneari e la crisi internazionale legata al conflitto in Ucraina. Una congiuntura che spinge i gestori ad applicare “ritocchini” più o meno consistenti alle tariffe, come anche nelle altre regioni del resto. «Riattrezzare le spiagge costa di più – spiega il presidente Sib – ed è cresciuto anche il canone demaniale che è aumentato del 9%».

Romano Montagnoli, presidente regionale Sib Confcommercio (Sindacato Italiano Balneari)

Montagnoli evidenzia che «la situazione nella regione non è uniforme: i posti di maggiore pregio possono registrare aumenti un po’ più elevati, ma si tratta comunque di rincari moderati, intorno al 10%». Tradotto in soldoni se nella stagione estiva un ombrellone e due lettini costavano 24 euro al giorno, questa estate nell’ipotesi di un rincaro del 10% lo stesso ombrellone con due lettini verrebbe a costare 2,40 euro in più al giorno, in un mese 72 euro in più.

Con la direttiva Bolkestein che incombe sulle concessioni balneari e le spiagge che andranno all’asta dal 2024, non è che parte dei rincari siano legati in parte anche a questo? «No, confidiamo in una giusta mediazione e semmai i costi maggiori per gli utenti verrebbero dopo. I rincari attuali sono legati alla situazione contingente, alla crisi e ora anche alla guerra che ci ha inferto il colpo finale».

Il Porticciolo di Numana e il litorale

A Numana gli aumenti sono più contenuti e Luca Paolillo, presidente dell’Associazione bagnini Riviera del Conero spiega che se nell’estate del 2021 un ombrellone con due lettini costava 24 euro al giorno, l’aumento medio si aggira attorno ad 1 euro al giorno, eccetto che nelle spiagge di maggiore pregio, dove al massimo si può arrivare a spendere 30 euro al giorno.

«Si tratta di piccolissimi rialzi rispetto all’anno scorso – afferma Paolillo -, legati un po’ ai rincari energetici ma anche a quelli delle attrezzature, il cui costo è cresciuto di un 30-40%,, un bell’aumento». Le prenotazioni però non mancano e come da tradizione la Riviera del Conero traina il turismo balneare, insieme a Senigallia e San Benedetto del Tronto.

«Le richieste ci sono – spiega – siamo soddisfattissimi e per quello che vediamo ora, dovremmo essere in media con la stagione passata, anzi forse anche con qualcosa in più». Non solo turisti, ma anche tanti marchigiani che con la pandemia si sono riabituati a frequentare le spiagge della zona. Insomma, una stagione che sembra aprirsi sotto i migliori auspici: «Le prenotazioni ci fanno ben sperare in una stagione come quella dell’anno scorso che in 30 anni di attività non si era mai vista. Siamo ottimisti».

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