Ancona-Osimo

Sot’ajarchi tra i nuovi Bib Gourmand Michelin. La titolare del locale al femminile: «Felicissime, una sorpresa»

Nel locale, tutto al femminile, aperto 31 anni fa agli Archi, quartiere di pescatori, lavorano in otto. La cucina è tradizionale e porta avanti piatti tipici come lo stoccafisso e il brodetto al'anconetana

Paola Amoruso e la figlia Francesca, co-titolari di Sot'ajarchi

ANCONA – «Sono felicissima, quando l’ho saputo da un nostro cliente ‘volavo’». Così Paola Amoruso, titolare del ristorantino trattoria Sot’ajarchi di Ancona, commenta il riconoscimento tra i 29 nuovi Bib Gourmand selezionati dalla Guida Michelin, dove mangiar bene a costi più alla portata di tutti. Un attestato prestigioso che rappresenta per la signora Paola e per sua figlia Francesca, co-titolari e chef del locale, il coronamento di 31 anni di attività.

Il locale, Paola Amoruso lo aveva aperto insieme al marito: all’inizio era solo una stanza, racconta, «poi ne abbiamo aperta un’altra e un’altra ancora nel 2020». Quattordici anni fa il marito venne a mancare, la figlia della coppia all’epoca aveva solo 18 anni, e Paola ha preso le redini della trattoria, portandola avanti insieme alle sue collaboratrici.

Sot’ajarchi (foto dalla pagina Facebook del locale)

La figlia successivamente si è formata alla scuola dello chef Gualtiero Marchesi, ed oggi, Sot’ajarchi è un ristorantino che fa cucina tradizionale di pesce e che oltre al primato nella qualità vanta anche quello di essere un locale tutto al femminile, vi lavorano infatti 8 donne dai 20 ai 65 anni (la più giovane è una collaboratrice di sala assunta recentemente). Sot’ajarchi si trova di fronte alla Mole Vanvitelliana, nel quartiere Archi, crocevia e punto di incontro tra le diverse culture che popolano il capoluogo, oltre che quartiere storico di pescatori,

«Da sempre lavoriamo solo con il pesce fresco – racconta – abbiamo il mare davanti e possiamo dire di fare cucina a km zero. Abbiamo sempre puntato sulla qualità e questo riconoscimento premia la nostra scelta e i nostri sforzi. Non ce lo aspettavamo, è stata una grande e gradita sorpresa».

In cucina si preparano delizie della tradizione, il locale conta 40 coperti circa: «Il piatto più richiesto sono gli ‘Scampi alla Busara’. La nostra cucina è espressa, dal fuoco alla tavola, non scaldiamo niente e non abbiamo piatti già pronti, prepariamo al momento. Manteniamo anche la tradizione anconetana dello stoccafisso che prepariamo il venerdì e del brodetto all’anconetana».

Oltre a Sot’ajarchi, nelle Marche ha ottenuto il riconoscimento anche un locale di Fano, Cile’s. Le altre 29 new entry della guida sono Adrara San Martino – Ai Burattini; Affi – Locanda Moscal; Arborea – Trattoria Margherita; Bologna – Ahimè; Brentonico – Maso Palù; Carrù – Vascello d’Oro; Chiusi – Osteria La Solita Zuppa; Civitavecchia – Forma; Fiumicino – QuarantunoDodici; Fossombrone – Osteria Zanchetti; L’Aquila – FRMA contemporary restaurant; Levico Terme – Boivin; Lucera – Coquus; Lucca – Nida; Monteriggioni – Futura Osteria; Napoli – La Locanda Gesù Vecchio; Pescara – Nole; Pieve San Giacomo – Osteria del Miglio 2.10; Pompei – Casa Gallo: Roma – Osteria della Trippa; Roma – Romanè; Roma – 53 Untitled; San Gimignano – Da Pode; San Giorgio Valpolicella – Dalla Rosa Alda; Tarquinia – Namo Ristobottega; Verona – Osteria Mondo D’Oro; Villa Albarè – Osteria dai Coghi. Namo Ristobottega – R. Romano.

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