Ancona-Osimo

Marche, Ciccioli sulla denatalità: «Nel 2100 metà popolazione non italiana. Non è sostituzione etnica?»

Il capogruppo di Fratelli d'Italia ha replicato alla manifestazione di sabato 6 febbraio ad Ancona sulla 194 e alle accuse di razzismo giunte dopo le dichiarazioni nell'Aula del consiglio regionale

Carlo Ciccioli ed alcune immagini della manifestazione di sabato 6 febbraio ad Ancona

ANCONA – «Il Pd ha poco da dire e la butta sui grandi temi nazionali». Si difende così il capogruppo di Fratelli d’Italia Carlo Ciccioli dalla “condanna” arrivata dall’opposizione e dal mondo dei movimenti che difendono i diritti delle donne, in seguito alle sue affermazioni sul concetto di “sostituzione etnica” collegato alla pillola abortiva.

“Il caso” era scoppiato nell’Aula del Consiglio regionale quando la Giunta aveva annunciato di non voler consentire la distribuzione della Ru486 (pillola abortiva) nei consultori come previsto dalle linee di indirizzo ministeriali. In quel frangente Ciccioli aveva affermato che era necessario puntare su politiche volte alla natalità per evitare una «sostituzione etnica» del popolo italiano. A difesa della legge 194 si sono mobilitati i movimenti femminili che hanno manifestato sabato pomeriggio – 6 febbraio – ad Ancona, in Piazza Roma, per tenere accesi i riflettori sul tema e chiedere alla Regione una inversione di rotta. 

Il capogruppo di Fratelli d’Italia, sollecitato dai giornalisti sulla questione a margine della seduta del Consiglio regionale, anche alla luce della manifestazione di sabato, ha riaffermato la sua linea di pensiero sulla natalità spiegando che questa avrebbe trovato «supporto» nelle parole di «Papa Francesco durante l’Angelus» in occasione della Giornata per la Vita. «Un avvallo così importante che vale più delle proteste di Rifondazione Comunista, dei vari gruppi e delle femministe scatenate che sono state anche simpatiche facendo dei cartelli sopra le righe», ha detto.

Ciccoli, ironizzando, parla di una sua «grande performance mediatica» riferendosi agli articoli apparsi sulle cronache nazionali dove le sue dichiarazioni hanno avuto risonanza, e accusa le opposizioni di aver fatto dei «collegamenti abusivi», riferendosi al fatto di aver «parlato pochissimo di aborto, un tema che ho lasciato all’assessore alle Pari Opportunità Latini e alla Sanità Saltamartini per competenza».

Il capogruppo di Fratelli d’Italia dichiara «la 194 è legge di Stato, c’è e va applicata, ma detto questo occorre una 194 per i diritti delle donne di fare i figli e per il diritto alle coppie di programmare una famiglia». Questo dunque il “Ciccioli pensiero” sul tema natalità, al quale aggiunge dati a suo supporto: «Nel 2020 la mortalità in Italia è stata di 726mila persone circa, i nuovi nati sono 400mila, abbiamo avuto un saldo negativo di meno 300mila persone».

Dei nuovi nati «una parte significativa, il 25%, sono figli di stranieri» afferma, spiegando che «secondo l’Istat nel 2100 il 50% della popolazione italiana non sarà italiana» e aggiunge «se non è sostituzione etnica questa non so cos’è. Probabilmente nel 2150 saranno gli italiani minoritari, questi sono studi scientifici che hanno fatto, non lo dice Carlo Ciccioli», spiega riferendosi alle previsioni.

Rivolgendosi ai movimenti femminili fa notare che «nel Tribunale islamico la testimonianza di un uomo vale uno, mentre per contraddirla occorrono due testimonianze femminili, questo è il Medioevo non il mio. Non ho fatto né razzismo, né nazionalismo» afferma riferendosi alla sostituzione etnica che collega alla denatalità, «ho preso atto di una tendenza demografica – afferma – che domenica mattina alle 11 ha sottolineato il Papa, che ha detto che in Italia occorre una nuova primavera e che le culle sono vuote, ovviamente il Papa l’ha ricondotta alla Giornata per la Vita e ai temi cari alla religione Cattolica».

Secondo Ciccioli è necessario che lo Stato sostenga la natalità come avviene in altre nazioni, ad esempio in Francia e Germania, dove «si sostengono le spese dei bambini, con libri di testo gratuiti non solo alle elementari ma fino alle scuole medie superiori, asili gratis, assegni di famiglia che abbiamo una potenzialità per poter spendere: questo è quello che ho detto».

Sulla 194 Ciccioli afferma «la Regione Marche la rispetta» e ricorda che «ci sono tre ospedali marchigiani, uno al nord (Urbino), uno al centro (Senigallia) e uno al sud (San Benedetto del Tronto) che utilizzano tra le altre tecniche la Ru486». Parla di speculazioni e di attacco «malvagio nei miei confronti che alla fine, nel lungo periodo, darà un risultato favorevole a me».

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