Ancona-Osimo

Socialisti, Gitto scende in campo per le Regionali: «Sanità prioritaria»

Il candidato, amministratore delegato di AnconAmbiente e docente universitario, è nella lista riformista, che vede il Partito Socialista Italiano, Italia Viva, Demos ed i Civici, a sostegno del candidato governatore Maurizio Mangialardi

La presentazione della candidatura di Antonio Gitto

ANCONA – Sanità, trasporti pubblici, infrastrutture e rilancio economico del territorio. Sono i temi su cui punterà Antonio Gitto, candidato alle elezioni regionali nella lista riformista, che vede l’alleanza stretta fra il Partito Socialista Italiano, di cui Gitto è uno storico attivista, Italia Viva, Demos ed i Civici, a sostegno del candidato governatore Maurizio Mangialardi. La lista sarà presentata ufficialmente nei prossimi giorni. Oggi alla presentazione ad Ancona, Gitto è stato affiancato dagli storici amici Franco Amatori (docente alla Bocconi e erede dell’omonima agenzia marittima), Massimo Di Giacomo (general Manager di Anek Lines), Gian Mario Raggetti (docente alla Politecnica), Elio Brutti ( responsabile Agci Agrital Marche) e Stefano Burattini (presidente Agci – Associazione generale cooperative italiane).

Docente universitario presso l’Ateneo D’Annunzio di Chieti, presidente di AnconAmbiente, ex assessore comunale e provinciale, Antonio Gitto ha scelto di scendere in campo come spiega lui stesso, «in linea con i valori e la cultura che da sempre contraddistingue il mio impegno politico e su cui si deve puntare anche nella prossima legislatura». «Le nostre proposte – spiega – riguardano sociale e sanità, manutenzione del patrimonio regionale con un’attenzione particolare alle strade, alla cultura quale volano di sviluppo economico, all’imprenditoria regionale e nello specifico i servizi, manifattura, industria, terziario e agricoltura e alla razionalizzazione ed efficientamento delle Aziende Partecipate». Il candidato ha posto la sanità fra le sue priorità programmatiche e ha ricordato che i socialisti non hanno votato il nuovo Piano socio sanitario regionale anche se in maggioranza perché contrari ai tagli di risorse.

Sulla sanità Gitto considera necessario eliminare gli sprechi e implementare i servizi: «Il risanamento della sanità – spiega – non si fa tagliando risorse, ma andando a capire come razionalizzare», mentre per risolvere il problema delle liste di attesa «occorre una riorganizzazione». Il candidato ha sottolineato che negli ultimi anni il risparmio in sanità «si è basato sulla riduzione dell’offerta e, a catena, si è scaricato sulle spalle dei cittadini. Tuttavia, nulla di concreto e significativo è stato fatto sul versante del contenimento della spesa attraverso la centralizzazione degli acquisti. Il nostro impegno primario, pertanto, sarà che nessuna ulteriore struttura della Rete Clinica sia smantellata se prima non verranno realizzate quelle condizioni logistiche e operative che permettano al sistema di riassestarsi senza drammatiche ricadute di funzionalità, tempismo e qualità delle cure».

Secondo Gitto «va abolita l’Asur con conseguente riassegnazione alle Aree Vaste della personalità giuridica, Aree Vaste dotate dei soli compiti di gestione delle linee programmatorie e del budget assegnato dal Servizio Salute».

Antonio Gitto

Secondo il candidato, «il Paese oggi ha bisogno di maggiori investimenti nel pubblico», sia in sanità, che nei trasporti di qualità e nella formazione. Anche sul fronte del trasporto pubblico Gitto pone l’accento sulla necessità di evitare tagli alle risorse: la priorità deve essere quella di garantire servizi all’insegna della tutela dell’ambiente, «un priorità assoluta e un problema globale da affrontare in maniera seria» incidendo a partire dai territori e dalle piccole comunità. Occorre «incentivare l’uso di mezzi pubblici, o alternativi» e nelle aree extra metropolitane servono progetti e politiche che selezionino e privilegino il miglior sistema di trasporto «integrando realmente auto private, autobus, treno, aereo, nave».

Poi l’accento sui giovani che «soffrono per difficoltà nella crescita e nella collocazione lavorativa».  Fondamentale investire in formazione e ricerca, «servono investimenti per tirare fuori giovani di qualità – osserva – investire in conoscenze e in capitale intellettuale, perché senza giovani di qualità il Paese non ha prospettive».  Secondo il candidato del Partito Socialista infatti «la cattiva qualità delle leggi è spiegata dalla scarsa preparazione degli amministratori: una buona politica guarda in prospettiva ad un orizzonte temporale di lungo periodo».

Sul fronte delle infrastrutture, volano per il rilancio economico e turistico del territorio, spiega che «sarà un lavoro lungo e difficile» che dovrà vedere anche una reindustrializzazione della regione e una riconversione del terziario avanzato e dei servizi.

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