Ancona-Osimo

Ancona, sigarette di contrabbando in un container: scoperta organizzazione criminale tra Italia e Ucraina

Basi in Puglia, Marche e Emilia Romagna. Le sigarette immesse sul mercato clandestino, avrebbero fruttato circa 300mila euro. Operazione "Sigar Est" della Guardia di Finanza

Alcune delle sigarette sequestrate nell'operazione "Sigar Est"

ANCONA- Quattro persone arrestate e una tonnellata e 320 kg di sigarette di contrabbando sequestrate. Questi i numeri dell’operazione “Sigar Est”, che ha visto operare insieme la Guardia di Finanza di Ancona (e Gico) con l’Ufficio delle Dogane del capoluogo dorico. Scoperta una organizzazione criminale Italia/Ucraina con basi in Puglia, Marche e Emilia Romagna. Le sigarette immesse sul mercato clandestino, avrebbero fruttato circa 300mila euro per una evasione fiscale, quantificabile in quasi 250.000 euro, tra accise e Iva.

La vasta operazione internazionale anticontrabbando – denominata “Sigar Est” – che ha visto operare congiuntamente i finanzieri della Compagnia e del G.I.C.O. di Ancona e i funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Ancona è scattata a seguito del un controllo di un container proveniente dall’Ucraina, e contenente legname in pellet e destinato ad una società di Ascoli Piceno.

In particolare, il monitoraggio delle merci negli spazi doganali dello scalo dorico ha portato al controllo scanner di un container sulla base della sospetta disomogeneità dei prodotti trasportati rispetto a quanto dichiarato. Ciò ha indotto gli operanti a procedere allo scarico totale della merce, scoprendo così, occultate nel carico, quattrocento kg di sigarette di contrabbando, in stecche, di varie marche, custodite in bustoni in plastica.

I numeri dell’operazione “Sigar Est”

A seguito del primo sequestro e dalle indagini è emersa l’esistenza di un sodalizio criminale internazionale composto da soggetti di nazionalità ucraina. Queste persone avevano il compito di finanziare l’acquisto delle sigarette e organizzare l’esportazione del container dal porto di Odessa (Ucraina), e da soggetti italiani, che avevano il compito di gestire il carico una volta arrivato nello scalo marittimo di Ancona.

I soggetti appartenenti al sodalizio criminale internazionale, grazie a lunghe ed accurate indagini, sono stati sorpresi in flagranza di reato dai finanzieri della Compagnia e del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Ancona e dai funzionari doganali, nei pressi di un capannone utilizzato come punto di stoccaggio e situato in provincia di Teramo, proprio mentre caricavano su due furgoni le “bionde” giunte dal Porto di Ancona a bordo di un autoarticolato.

Al termine delle indagini, che si sono concluse negli scorsi mesi, con una sentenza di condanna in primo grado (sentenza n. 252/2020), a seguito di giudizio abbreviato, del giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Ancona, l’efficace sinergia operativa tra le Fiamme Gialle e i funzionari dell’Ufficio delle Dogane, ha reso possibile:

  • l’arresto di quattro soggetti, due cittadini ucraini di 30 e 45 anni, uno dei quali con precedenti specifici, e due italiani, rispettivamente di 58 e 65 anni, residenti ad Ascoli Piceno ed entrambi con precedenti penali; in seguito due di loro sono stati condannati a tre anni e otto mesi di reclusione, il terzo è stato condannato a quattro anni, mentre per il quarto seguirà il processo con rito ordinario;
  • il sequestro di una tonnellata e 320 kg di sigarette di contrabbando e del relativo carico di copertura, composto da diciotto tonnellate di pellet in sacchi, due furgoni, una autovettura e otto cellulari.

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