Ancona-Osimo

Sicurezza urbana, nelle Marche 800mila euro per le dotazioni della polizia locale

Le risorse regionali servono per l'acquisto di strumentazioni. L'assessore Saltamartini: «Un investimento così importante mai è stato fatto nella regione»

Polizia Locale (foto Adobe Stock)

ANCONA – «Intendiamo garantire, come politiche di sicurezza della Regione Marche, un livello di sicurezza più alto coinvolgendo la professionalità degli operatori delle polizie locali. Un investimento così importante mai è stato fatto nella regione sulla sicurezza urbana». A questo obiettivo sono destinati 800mila euro di fondi regionali per la sicurezza urbana stanziati nel corso del 2023 dalla Regione per «potenziare il servizio di polizia locale» attraverso l’acquisto di nuove dotazioni, tramite un bando rivolto ai Comuni. Lo ha spiegato nel corso di una conferenza stampa l’assessore della Regione Marche con delega alla Polizia Locale e vicepresidente della Giunta regionale, Filippo Saltamartini.

Tra le nuove dotazioni che saranno acquistate, quelle per l’accertamento dell’abuso di alcool e sostanze stupefacenti, quelle che servono per individuare le auto e i mezzi non coperti da assicurazione Rca, ovvero il targa system, «un fenomeno molto esteso e pericoloso» e per le attività di polizia scientifica, per «inquadrare la scena del crimine» ha spiegato. Parola chiave, prevenzione. La polizia locale «non potrà continuare ad essere considerata una polizia di serie B» ha detto l’assessore, perché «in grado di intercettare fenomeni di devianza prima che diventino reati» e a tal proposito ha fatto riferimento «alla condizione di irregolarità degli stranieri nei comuni, ai disagi che molto spesso si verificano per l’abuso di sostanze stupefacenti o di sostanze alcoliche. Il sistema deve operare attraverso l’intervento di tutti i soggetti: i Comuni, le polizie locali, le polizie provinciali, le forze di polizia dello Stato, la Magistratura».

Un momento della conferenza stampa

L’assessore ha fatto notare che il servizio di polizia locale «molto spesso viene percepito» solo in relazione ad alcune funzioni quali quelle legate ad esempio ad «autovelox e divieti di sosta». «Vogliamo far si che la funzione della polizia locale possa essere maggiormente corroborata da moderne tecnologie» ha detto, come «telecamere, attrezzature, autovetture». Parlando dei femminicidi, l’ultimo quello di Giulia Cecchettin il cui corpo è stato rinvenuto sabato 18 novembre ad una settimana dalla sua scomparsa in Veneto, Saltamartini ha sottolineato che «il primo ‘sensore’ di allarme viene percepito generalmente dai servizi sociali e dalla polizia locale quindi questo tema così fortemente importante nel nostro Paese» anche «come percezione dei livelli di insicurezza deve vedere come protagonista la nostra polizia locale».

Le risorse serviranno anche al contrasto della microcriminalità: «La polizia locale – ha aggiunto l’assessore – fino ad oggi si è occupata solo nelle grandi città della cosiddetta microcriminalità» dobbiamo «riuscire a far si che le nostre polizie locali abbiano le strumentazioni» e «la formazione», i «poteri già li hanno dalla legge, perché la polizia locale ha gli stessi poteri delle forze di polizia dello Stato, sono agenti e ufficiali di polizia giudiziaria». Un intervento molto «importante» per garantire la «cooperazione delle polizie locali con le polizie dello Stato» nell’ambito della sicurezza urbana. La criminalità «molto spesso va a colpire le fasce sociali più deboli della popolazione» da qui l’esigenza di coinvolgere anche le polizie locali.

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