Ancona-Osimo

Tra gli sfollati, pizzaiolo 22enne: «Sto cercando un posto in cui trasferirmi. Non credo potrò tornare nella mia casa»

Il giovane, ad Ancona da quasi 4 anni, racconta la paura vissuta dopo la scossa del 9 novembre. Senza un tetto il futuro fa più timore

Abdullah Hassan, pizzaiolo, tra gli sfollati del sisma

ANCONA – Ha trovato accoglienza nelle strutture di ospitalità allestite dal Comune di Ancona per il terremoto, Abdullah Hassan, giovane 22enne, tra le persone sfollate in seguito alla scossa sismica del 9 novembre. L’amministrazione ha allestito 50 letti pronti, espandibili fino a 200, al PalaPrometeo (ex PalaRossini), oltre ad una ventina di letti negli spogliatoi, dove accogliere per la notte le persone la cui casa ha subito danni a causa del sisma.

Nel primo pomeriggio di ieri gli sfollati sono stati spostati dal PalaPrometeo al PalaIndoor, struttura più centrale nel capoluogo e quindi logisticamente più comoda per chi poi deve recarsi al lavoro. Il 22enne di origine africana, nelle Marche da quasi quattro anni, abitava in una palazzina in via Rossini, nel quartiere Archi, in Ancona, rimasta lesionata dalla scossa di magnitudo 5.7 avvenuta al largo della costa pesarese alle 07:07 di mercoledì mattina.

«Stavo dormendo quando ho sentito un rumore forte e mi sono svegliato, accorgendomi che era un terremoto» racconta, ripercorrendo i momenti immediatamente successivi alla prima scossa seguita a pochi secondi di distanza da un secondo sisma di magnitudo 5.5.

«La parete della mia camera da letto è rimasta danneggiata» spiega e «anche le scale hanno subito danni». Nella paura sono usciti tutti fuori, in strada. «Durante la mattina mi ha chiamato un mio amico che abita nella stessa palazzina – ricorda – dicendomi che i vigili del fuoco insieme ai carabinieri erano a casa nostra e che non potevamo più rimanere nella casa perché molto pericoloso».

Con la casa danneggiata cresce la preoccupazione per il futuro accentuata anche dalla tensione per le scosse che proseguono seppure con minore intensità. «Adesso sono qua – aggiunge – ma sono preoccupato e da mercoledì non sono più riuscito a dormire».

Il giovane, molto conosciuto ad Ancona, dove lavora come pizzaiolo presso un locale del centro, L’Arte della Pizza dice: «Sto cercando un modo per trovare un nuovo posto in cui trasferirmi – conclude – , non credo che potrò tornare nella mia casa».

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