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Ancona, sfida di start up con Talentis. Bocchini di Confindustria: «Le realtà emergenti aiutano l’industria marchigiana»

Alcune imprese nascenti hanno presentato la propria idea di business a una giuria tecnica, che decreterà la vincitrice di ogni tappa

L'inizio della gara, pochi minuti fa

ANCONA – Progetto “Talentis Gi Start up program”, ecco la tappa marchigiana di preselezione. L’evento, che si inserisce in una serie di incontri e contest dedicati alle startup italiane, è promosso dai Giovani Imprenditori di Confindustria, con la partnership tecnica di RetImpresa.

La sfida tra start up si è svolta oggi (9 giugno), nella sede di Confindustria Marche, dalle 15.45. Alcune imprese nascenti hanno presentato la propria idea di business a una giuria tecnica, che decreterà la vincitrice di ogni tappa. Le aziende in erba (così dette start up) hanno avuto a disposizione 5 minuti per parlare ai tecnici.

Presenti all’incontro – tra gli altri – anche Pierluigi Bocchini, vicepresidente di Confindustria Marche e presidente di Confindustria Ancona, ma anche Andrea Maria Antonini, assessore allo sviluppo economico della Regione Marche. Con loro, pure Gino Sabatini, presidente della Camera di commercio delle Marche e Andrea Marangione, vicepresidente Giovani Imprenditori Confindustria.

«Talentis? È il progetto dei giovani imprenditori per le start up – spiega Marangione – che sono dei naturali provider di innovazione e possono soprattutto esserlo in un settore e in un contesto economico – come quello italiano – dove ci sono delle eccellenze spesso rappresentate dalla tradizione manifatturiera. Che spesso – però – fatica ad innovare. Ecco perché pensiamo che l’incontro tra le start up e le aziende, che rappresentano il tessuto produttivo italiano, possa giovare ad entrambe. Le prime traggono infatti beneficio dall’esperienza, dal know how e dai capitali e dall’altra parte le aziende tradizionali – PMI e corporate – possono giovare dal grado di innovazione e di ricerca delle start up rimanendo competitive in un contesto globale, in cui l’innovazione è sempre più repentina».

«Oggi diamo un senso e un valore a un’iniziativa che sta andando avanti da tempo e che riguarda i giovani talenti che hanno provato a dare vita a delle start up – esordisce Pierluigi Bocchini, vicepresidente regionale di Confindustria – Una giornata celebrativa e significativa in cui si sfideranno i vari progetti di start up. L’importanza di questa iniziativa? Beh – riflette Bocchini – le Marche sono un tessuto manifatturiero che conosciamo ed è sempre più dimostrato che la presenza di start up innovativa ha un rapporto osmotico con l’industria. Quindi, innovazione nella start up corrisponde poi all’innovazione nell’impresa e nel business tradizionale».

Un modo per «arginare la fuga dei cervelli dalla regione e dall’Italia». Più di 300 le candidature ricevute. Prima della tappa marchigiana, la gara di start up ha toccato Milano, Torino, Firenze e Cortina. A contendersi il premio, 6 aziende emergenti.

Al microfono, ha parlato pure Andrea Marini Antonini, assessore regionale allo sviluppo economico: «Le piccole aziende sono importanti perché rappresentano il tessuto imprenditoriale maggiormente rappresentativo del sistema produttivo marchigiano. Siamo una regione al plurale, che fa di questa capillarità un tratto caratteristico. Piccole realtà che hanno la fortuna di una gestione e di una identità forte, perché il piccolo – dalle imprese alle aziende, passando per i borghi – è più governabile. Dal punto di vista imprenditoriale, il tutto si declina in una artigianalità tipica dell’impresa classica o dell’agricoltura. Le piccole aziende – continua l’assessore – sono l’ossatura principale di questa regione».

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