Ancona-Osimo

Anno giudiziario, Sottani: «Preoccupazione per alto numero di assoluzioni di primo grado»

Il procuratore generale nel corso della cerimonia per l'inaugurazione ha posto l'accento sulla durata dei processi e ha auspicato un maggiore confronto tra uffici requirenti e giudicanti

Sergio Sottani

ANCONA – «Preoccupazione per l’alto numero percentuale di assoluzioni al termine dei giudizi, con particolare riferimento ai monocratici di primo grado». L’ha espressa il procuratore generale Sergio Sottani nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario che si è tenuta oggi, in forma ristretta, nel Palazzo di Giustizia di Ancona.

Sottani ha posto l’accento sulla durata dei processi, sottolineando che «il giusto processo deve assicurare la ragionevole durata e, contestualmente, la sottoposizione all’incriminazione solo di coloro che con alta probabilità ne verranno dichiarati all’esito colpevoli», precisando che «è assolutamente fisiologico che possano coesistere diverse valutazioni sullo stesso fatto, con decisioni quindi contrastanti e proprio a tal fine è previsto l’istituto dell’appello».

Un invito che ha rivolto ai pubblici ministeri e ai magistrati a prescindere da «ogni valutazione sulla correttezza o meno della decisione di primo grado» e che ha definito «ancora più stringente» in seguito all’approvazione (nel 2020) della legge che «riconosce il rimborso delle spese legali per l’imputato assolto, con sentenza irrevocabile nel processo penale» sia nei casi in cui il fatto non sussiste, per non aver commesso il fatto, perché il fatto non costituisce reato o perché non è previsto dalla legge come reato.

Inoltre, nel corso del suo intervento il procuratore generale ha auspicato «una doverosa interrelazione tra gli uffici requirenti e giudicanti di primo grado al fine di verificare la tenuta in dibattimento di fattispecie incriminatrici, nell’ottica della prevedibilità dell’azione penale oltre che del doveroso ossequio al principio di uniformità dell’esercizio dell’azione penale».

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