Ancona-Osimo

Sentenza spese facili in Regione, nessuna condanna

Nessuna condanna nel maxi processo sulle “spese facili” relative ai fondi utilizzati dai consiglieri regionali e addetti ai gruppi consiliari nel periodo dal 2008 al 2012. La sentenza poco fa

Tribunale Ancona
Tribunale di Ancona

ANCONA – Non c’è nessuna condanna nel processo per i fondi utilizzati dai consiglieri regionali e addetti ai gruppi consiliari nel periodo dal 2008 al 2012. È arrivata da poco la sentenza sulla vicenda che vedeva sul banco degli imputati 38 persone rimaste a processo sulle 55 posizioni iniziali. Lo ha deciso la giudice Edi Ragaglia oggi in Tribunale ad Ancona.

Al centro dell’indagine della guardia di finanza erano finite, tra le altre, anche spese per occhiali, libri, pranzi. Contestate complessivamente spese per 1,2milioni di fondi assegnati ai gruppi consiliari, fondi che secondo l’accusa sarebbero stati utilizzati per spese o attività non attinenti.

A giugno il sostituto procuratore aveva formulato le richieste di condanna per 31 imputati dei 38 ancora a processo. Per 16 posizioni è intervenuta la prescrizione, per altri sette imputati è stata chiesta l’assoluzione o la prescrizione. Tra gli imputati c’erano anche il neosindaco di Ancona, Daniele Silvetti, il parlamentare Mirco Carloni, il presidente del Consiglio regionale Dino Latini, il sindaco di Loreto Moreno Pieroni (presente in Tribunale) e il commissario per la ricostruzione Guido Castelli. Tutti assolti.

Le assoluzioni perché il fatto non sussiste, in un caso perché il fatto non costituisce reato. Per altri capi di imputazione è arrivata prescrizione. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 90 giorni. La Procura può procedere al ricorso in appello.

L’avvocato Alessio Stacchiotti, difensore del sindaco di Ancona, Daniele Silvetti

«Ci aspettavamo una assoluzione dopo tanti anni – dice a margine della sentenza l’avvocato Alessio Stacchiotti, legale difensore del sindaco del Comune di Ancona, Silvetti – abbiamo depositato tantissimi documenti, era tutto stato già vagliato dalla Corte dei Conti, era già stato assolto tre volte. Dispiace di essere arrivati così lunghi, dopo così tanti anni di sofferenza per tutti quanti gli indagati e imputati che si sono visti finalmente assolti, da questo processo eterno, durato più di 10 anni».

L’avvocato ha poi sottolineato che «per la prima volta, qui nelle Marche, sono stati messi sotto processo tutti quanti i consiglieri regionali, siamo partiti con tutto il Consiglio regionale sotto processo e mano a mano che si andava avanti con gli anni si sono ridotti, ci sono stati dei giudizi abbreviati e delle assoluzioni in Corte d’Appello ed oggi si è concluso tutto con, di fatto, la dimostrazione che questa indagine era una indagine che probabilmente non doveva probabilmente neanche partire come si è portata avanti in questo modo. Silvetti è molto contento – spiega il legale dicendo di aver sentito per messaggio il collega’- : sono felice per lui perché adesso potrà pensare a governare la città in maniera serena e tranquilla. Ha commentato con: ‘finalmente questo processo è finito’».

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