Ancona-Osimo

Ancona, secchio d’acqua sui clienti del ristorante vicino casa. Scatta la lite, interviene la polizia

L'intervento degli agenti nei pressi del Teatro delle Muse: da un lato una coppia di residenti che si è detta esasperata dall'atteggiamento di alcuni avventori, dall'altra i titolari del locale

Teatro delle Muse ad Ancona, immagine d'archivio

ANCONA – Nel pomeriggio di ieri 17 marzo i poliziotti sono intervenuti nei pressi del Teatro delle Muse ove veniva segnalata una lite tra i titolari di un ristorante e due persone, vicini di casa dell’esercizio commerciale.

Giunti sul posto i poliziotti identificavano il richiedente, italiano di circa 29 anni, che alla vista degli operatori richiamava con fare minaccioso le due controparti con le quali aveva poco prima avuto una discussione verbale: un uomo ed una donna, entrambi italiani di 32 e 30 anni. Il richiedente ed un’altra donna, anch’ella italiana di circa 60 anni, riferivano che la coppia di trentenni, poco prima, avevano infastidito i clienti del ristorante che nel frattempo erano intenti a fumare e colloquiare in prossimità dell’ingresso del locale e davanti la finestra dell’abitazione della coppia.

I titolari del locale riferivano anche che la donna, infastidita dall’atteggiamento dei clienti fermi sotto la loro finestra, aveva gettato un secchio d’acqua che aveva colpito il braccio di una cliente, inveendo poi nei confronti degli avventori e dei titolari.

Sentita in merito la coppia di residenti riferiva di essere esasperata dall’atteggiamento di alcuni avventori che, fumando, lasciavano i mozziconi di sigarette sul loro davanzale della finestra e dal fatto che fossero costretti ad udire musica ad alto volume anche in tarda serata, unitamente a grida e schiamazzi dei clienti, dicendosi esasperati da questi atteggiamenti. Da lì ne nasceva la discussione che portava gli operatori ad intervenire.

I poliziotti, allertato il personale medico per le cure del caso ed in quanto le controparti si dicevano scosse per quanto successo, provvedevano a rendere edotte tutte le parti delle facoltà, dopo aver garantito che la situazione fosse tornata alla normalità.

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