Ancona-Osimo

Scuola, in calo le classi in dad (12,13%). Latini: «No a discriminare i ragazzi vaccinati e non vaccinati»

A fornire i numeri, l'assessore all'Istruzione Giorgia Latini. Sulla maturità, si è detta fiduciosa del fatto che le commissioni «terranno in considerazione le difficoltà generate dalla pandemia»

ANCONA – Nelle Marche «le scuole in dad sono diminuite» ed ora si attestano «al 12.13% del totale» un dato di «molto inferiore al 20% delle scorse settimane». A fornire i numeri l’assessore regionale all’Istruzione Giorgia Latini.

Un calo che rispecchia dunque l’andamento discendente assunto negli ultimi giorni dalla curva pandemica. In tal senso l’assessore ha invocato la necessità di «semplificare» le quarantene e «soprattutto di evitare il più possibile la dad anche per le elementari».

«Io sono vaccinata e credo nella vaccinazione – ha aggiunto -, ma a mio avviso discriminare i ragazzi vaccinati e non vaccinati, sulle quarantene e sulla didattica a distanza nelle scuole, non penso sia un’azione da fare». Un ragionamento che l’assessore ha fondato sul fatto che «si è visto che anche i ragazzi» vaccinati e «anche noi con la terza dose, possiamo essere positivi. Quindi non c’è un criterio di buon senso nella diversificazione su questa tempistica della dad tra vaccinati e non vaccinati».

Nelle Marche stando agli ultimi dati forniti dall’Ufficio scolastico regionale, tra gli studenti di età compresa fra 12 e 19 anni, la percentuale di vaccinati con prima dose al 12 gennaio era al 92,2%, con il ciclo completo al 72,5%, mentre con dose booster il 21,3%. Non vaccinati 8.913 (7,8%) studenti.

Toccando il tema dell’esame di maturità, che vede la reintroduzione di due prove scritte (italiano e una seconda prova), con una formula che rispecchia il periodo pre-pandemico, ha parlato di «un segnale di ritorno alla normalità anche perché, come sappiamo, la fase dell’emergenza sta diminuendo».

«L’esame di maturità si fa poi in un periodo più caldo – fa notare – in cui abbiamo visto che i contagi scendono anche in modo naturale. Bisogna iniziare a vivere questa situazione con normalità, tenendo presente, soprattutto, che i ragazzi delle superiori sono per oltre il 90% vaccinati almeno con la prima dose, quindi sono coperti. Per questo è necessario tornare in presenza».

L’assessore in tal senso ha voluto sottolineare i disagi vissuti dagli studenti generati dall’avvento della pandemia, disagi che si sono tradotti in sfoghi sui social network contro la decisione del ministro dell’Istruzione Bianchi: «Lamentano un percorso didattico che non è stato sempre nella normalità, in presenza, con le prove scritte. Sono sicura che le commissioni, composte da commissari interni e presidente esterno, terranno in considerazione le difficoltà che hanno vissuto i nostri studenti lo scorso e questo anno».

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