Ancona-Osimo

Quarto sciopero globale per il clima: ad Ancona il corteo dei “Block Friday” (VIDEO)

Dopo le mobilitazioni dei mesi scorsi, questa volta i gruppi locali marchigiani di Fridays for Future hanno deciso di convergere e manifestare tutti insieme nel capoluogo dorico. Centinaia di persone, munite di cartelli e striscioni, hanno sfilato per le vie del centro

ANCONA- Black Friday? No, Block Friday. Centinaia di persone questa mattina (29 novembre) si sono ritrovate ad Ancona per il quarto sciopero globale per il clima. Dopo le mobilitazioni dei mesi scorsi, questa volta i gruppi locali marchigiani di Fridays for Future hanno deciso di convergere e manifestare tutti insieme in un’unica città, appunto, il capoluogo dorico. Cartelloni, striscioni e musica. Un lungo corteo composto da studenti, giovani, adulti, associazioni e sindacati provenienti da tutta la regione, si è snodato da piazza Cavour fino alla Fiera della Pesca.

La mobilitazione è stata organizzata nel giorno del “black friday” «simbolo del consumismo e di un sistema economico basato sul profitto a discapito dell’ambiente e delle persone», dicono gli organizzatori di Fridays for Future che rispondono con il “BLOCK FRIDAY”, ovvero bloccando le strade delle città per portare l’attenzione sull’emergenza climatica. Chiaro e forte il messaggio lanciato in occasione del quarto sciopero globale: «cambiamo il sistema, non il clima». Tra le richieste, la dichiarazione di emergenza climatica ed ecologica nazionale e la decarbonizzazione.

«In base alle conoscenze scientifiche consolidate da anni ed espresse nell’ultimo rapporto dell’IPCC è necessario entro il 2030 ridurre del 45% le emissioni di CO2 ed annullarle completamente entro il 2050. Innalzamento dei mari, Venezia ne è un esempio, e incendi sono sotto gli occhi di tutti- dichiara Jacopo Mengarelli, Fridays for Future Ancona-. È necessario passare dalle fonti di energia fossile alle fonti di energia rinnovabile ed efficientare il sistema energetico. Per farlo dobbiamo collaborare tutti insieme: cittadini, imprese, istituzioni. Siamo in piazza per dire: “ascoltate quello che dice la scienza”. Di conseguenza la politica dovrà scelte oculate, come tasse e incentivi, per trasformare il sistema economico produttivo. Ieri il Parlamento Europeo ha dichiarato l’emergenza climatica, quindi dei segnali ci sono».

 

 

Protagonisti del quarto sciopero globale per il clima gli studenti delle scuole superiori che hanno partecipato numerosi. «Sono qui perché mi interessa l’argomento. Tutti devono prendere coscienza di quello che sta succedendo nella Terra – afferma Marco, 16 anni, che ha deciso di indossare un impermeabile giallo proprio come Greta Thunberg -. Secondo me, Greta è un esempio da seguire. Da lei hanno preso spunto moltissime persone, ha fatto attivare il mondo intero. A scuola ne parliamo tanto ed insieme ad alcuni amici abbiamo pulito i parchi di Chiaravalle».

«Siamo qui oggi perché ci interessa il futuro del nostro pianeta ed è necessario fare qualcosa» dicono Maia e Cecilia, 14 anni.

«In questo giorni il Senato Accademico ha approvato una mozione per la quale l’Univpm riconosce le tematiche che spingono noi studenti a manifestare – riferisce Laura Desini, presidente Associazione Gulliver -. Sono stati sensibilizzati i professori affinché oggi non facessero lezione oppure affrontassero tematiche inerenti il tema ambientale».

Presente anche Italia Nostra sezione di Ancona che ha ribadito la contrarietà all’attracco delle grandi navi da crociera al porto antico. Alla Fiera della Pesca si sono susseguiti gli interventi di Valerio Calzolaio, giornalista e saggista, e di Emilio D’Alessio, architetto, urbanista e presidente del Parco Regionale del Conero.

 

 

 

 

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