Ancona-Osimo

Infermieri, vittoria per i turni del Blocco Operatorio

Dopo mesi di trattative tra la Regione, l'azienda Ospedali Riuniti e la categoria, segnata dal provvedimento disciplinare a carico del dipendente Francesco Pezzuto, è stato assicurato un aumento di personale e il rispetto dei riposi. Giuseppino Conti: «Per il futuro auspichiamo una maggiore collaborazione a tutela delle condizioni di lavoro e dell'utenza»

L'ospedale di Torrette
L'ospedale di Torrette

ANCONA – Hanno vinto gli infermieri. Va verso una soluzione l’annosa questione del Blocco Operatorio dell’ospedale di Torrette dove la categoria aveva più volte sottolineato le condizioni lavorative difficili a causa dei turni e dei mancati riposi ai quali il personale era soggetto. Una condizione che a marzo 2017 portò un infermiere, il caso di Francesco Pezzuto seguito dal Nursind, anche sotto provvedimento disciplinare per essersi rifiutato di fare il terzo turno consecutivo.

«È stata data la possibilità di assunzioni aggiuntive – spiega Giuseppino Conti, presidente dell’Opi, l’ordine professionale infermieri – per fare fronte alle carenze di organico segnalate. Sono stati migliorati sia il servizio della pronta disponibilità che l’organizzazione della turnistica consentendo così al personale in forza di usufruire dei corretti turni di riposo». Tutte richieste che da tempo erano sul tavolo delle trattative tra sindacati, Regione e azienda ospedaliera. Un mese fa era intervenuti l’Ipasvi, sulla questione (leggi l’articolo), che aveva scritto anche al ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Per l’Ordine professionale infermieri gli accordi presi rappresentano un importante traguardo della sanità regionale.

«L’attività aveva subito una fase di interruzione – continua Conti – con il rischio di un nulla di fatto. La trattativa ha consentito di raggiungere un duplice traguardo. Da una parte la garanzia di una maggiore tutela per i cittadini sottoposti ad interventi chirurgici il miglioramento delle condizioni lavorative del personale». L’Opi auspica in futuro una sempre maggiore collaborazione «a tutela delle condizioni di lavoro e dell’utenza».

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