Ancona-Osimo

Marche, su ipotesi obbligo vaccinale per i docenti Latini spiega: «Sono per la libertà di scelta»

L'assessore all'Istruzione Giorgia Latini, a margine del Consiglio regionale, è intervenuta sull'obbligo vaccinale per i docenti in vista del ritorno a scuola e sull'immunizzazione degli over 12

Giorgia Latini. assessore all'Istruzione e alla Cultura della Regione Marche

ANCONA – «Non penso sia una necessità far vaccinare gli over 12 anni, perché loro se prendono il virus non hanno degli effetti gravi, ma sono asintomatici o hanno effetti leggerissimi, l’importante è che sia totalmente vaccinata la popolazione che ha dei rischi prendendo il covid, ovvero gli over 60». Così l’assessore regionale all’Istruzione Giorgia Latini, sulla vaccinazione degli studenti dai 12 anni in su in vista della ritorno sui banchi di scuola.

Parlando con i giornalisti a margine della seduta del Consiglio regionale, Latini, ha evidenziato: «Non sappiamo i rischi che possono derivare dal vaccino» per gli over 12 anni, per cui si tratta di una decisione, quella di procedere alla vaccinazione contro il covid, che spetta ai «genitori».

L’assessore, nel ribadire che «la vaccinazione è importantissima» ha rimarcato che nella nostra regione «sia il personale Ata, sia il personale docente ad oggi è quasi per la totalità vaccinato» a parte «una piccola percentuale che non ha fatto il vaccino» e che «magari lo farà a settembre, ma la percentuale dei vaccinati è già molto alta e quindi sono fiduciosa che ci sarà una copertura che farà si che la riapertura sarà in sicurezza».

Inoltre, ha ricordato gli interventi messi in campo dalla Regione per tornare in classe in sicurezza e garantire lezioni in presenza. Tra i quali i 9 milioni stanziati per l’aerazione meccanica dei locali e per l’acquisto di sanificatori dell’aria, interventi per i quali si è detta certa che «la ripartenza sarà molto più in serenità, anche grazie a queste misure».

In merito all’ipotesi di obbligo vaccinale per i docenti, l’assessore ha spiegato: «Sono per la libertà di scelta, bisogna che le persone siano libere di scegliere» ed ha aggiunto che «ad oggi siamo in una situazione di non emergenza» perché nonostante il rialzo della curva epidemiologica, «i nuovi contagiati non sono in una condizione grave». Inoltre ha ricordato che i parametri che definiscono la colorazione delle regioni sono stati modificati e «non si basano più sul numero dei contagiati», ma sull’occupazione dei posti letto nelle terapie Intensive.

Sollecitata sul suo status vaccinale, Latini ha spiegato «ho il Green pass perché sono guarita dal covid, e per 6 mesi ho una copertura». Sulla carta verde per il luoghi della cultura ha affermato che «ha senso» se permette che «i teatri vengano riempiti nella loro totalità» ovvero a «capienza naturale», altrimenti «non lo vedo necessario, perché la capienza è al 50% e c’è distanziamento».

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