Ancona-Osimo

Riforma sanitaria verso il compimento. Saltamartini: «La Regione dà attuazione al programma di Governo»

Con l’avvio dell’iter in IV Commissione delle Linee guida e dei criteri per la predisposizione dell’Atto Aziendale degli Enti del SSR (AST e Aziende Ospedaliere) procede l’attuazione del nuovo assetto che punta ad avvicinare la sanità ai cittadini e a ridurre le liste d’attesa

ANCONA – Riforma del Sistema Sanitario Regionale verso il suo compimento. Approderà nei prossimi giorni in IV Commissione Consiliare Permanente – Sanità e Politiche Sociali lo schema di deliberazione contenente le Linee di indirizzo e i criteri per la predisposizione dell’Atto Aziendale degli Enti del Sistema Sanitario Regionale (SSR).

«La Regione – dichiara il vice presidente della Giunta e assessore alla Sanità Filippo Saltamartini – sta dando attuazione al programma di Governo che tra i punti cardine vede la riforma sanitaria. Con la predisposizione degli Atti Aziendali si arriverà a compimento di un iter complesso».

Si tratta di uno step fondamentale nell’attuazione del processo di riorganizzazione della sanità marchigiana, che attraverso la legge regionale 19 del 2022 ha portato alla costituzione di 5 AST (Aziende Sanitarie Territoriali), a cui si affiancano due Aziende Ospedaliere, L’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche e l’INRCA. Nel documento vengono fissate le linee guida organizzative e funzionali delle strutture.

L’obiettivo è quello di avvicinare la sanità ai cittadini, erogare risposte rapide ed efficaci ai bisogni di salute della popolazione e attuare gli interventi previsti dal Pnrr, come le Case e Ospedali di Comunità, l’innovazione, la ricerca e la digitalizzazione, insieme alla sostenibilità e sicurezza delle strutture sanitarie.

Tra i punti cardine delineati dalla Regione nel Piano Socio Sanitario Regionale, ci sono l’abbattimento delle liste di attesa; la riorganizzazione dei pronto soccorso; la riduzione della mobilità passiva che ha costretto i cittadini a spostarsi per ricevere prestazioni sanitarie, con costi elevati; il miglioramento dell’assistenza ospedaliera e territoriale; ospedali di alta specializzazione affiancati a strutture diffuse sul territorio; garantire i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA); la rapida presa in carico e la continuità di cura; l’integrazione tra sanità e sociale e tra sanità pubblica e privata; l’utilizzo razionale delle risorse regionali, nazionali ed europee (Recovery Fund).

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