Ancona-Osimo

Riaperture anticipate, le Marche prime ad avere i protocolli. Ceriscioli: «Aziende nelle migliori condizioni per la ripartenza»

La Giunta ha dato il via libera alle linee guida che permetteranno alle imprese di ripartire già dal 18 maggio. Una data per la quale secondo il presidente regionale c'è concordia con il Governo

ANCONA –  È via libera dalla Regione Marche ai protocolli per il turismo (balneari campeggi e strutture ricettive), parrucchierie ed estetiste, bar, ristoranti e mercati, negozi di abbigliamento, ma anche dei servizi sociali inclusi i centri estivi per i bambini, «per la ripresa di diverse attività» a partire già dal 18 maggio. Una ripartenza anticipata rispetto a quanto aveva annunciato il premier Giuseppe Conte che aveva deciso per il 1 giugno.

L’annuncio è stato dato questa mattina 11 maggio, nel corso della videoconferenza tenutasi in Regione alla quale hanno preso parte il presidente regionale Luca Ceriscioli, l’assessore al Turismo Moreno Pieroni, l’assessora alle attività produttive Manuela Bora, e il presidente Anci Maurizio Mangialardi. Sulla riapertura Ceriscioli ha spiegato che «c’è concordia con il Governo» e che nel pomeriggio parteciperà all’incontro previsto con il ministro per gli affari regionali Francesco Boccia.

I protocolli, che hanno avuto il disco verde nel corso della Giunta regionale che si è tenuta in mattinata, qualificano le Marche come la prima Regione in Italia ad adottare linee guida, anticipando quelle nazionali, come ha evidenziato l’assessore regionale Pieroni.

Annuncia Ceriscioli che «I nostri protocolli sono stati già trasmessi all’Inail, che per conto del Governo dovrà fissare le linee guida per le riaperture» ha dichiarato il presidente regionale. Nei prossimi giorni partirà una campagna informativa sulle misure adottate, ma intanto verranno messe a disposizione delle associazioni che dovranno apporre depliant con le misure previste nelle loro attività. Le stesse linee guida verranno adottate anche in Emilia Romagna e forse in Abruzzo in modo da avere uniformità nei territori vicini.

Le linee guida varate dalla Regione riguardano le strutture ricettive turistiche (alberghi, villaggi, campeggi), i balneari e le spiagge libere, oltre alle attività produttive (bar, ristoranti, mercati, parrucchierie, estetiste). Sul fronte degli spettacoli estivi la Regione lavorerà nei prossimi giorni per mettere a punto un protocollo.

Le linee guida, frutto del lavoro sinergico fra Regione e Anci, sono state messe a punto dopo una ampia concertazione con le associazioni di categoria come hanno evidenziato gli assessori Bora e Pieroni. «Un percorso qualificante e senza alcuna improvvisazione – ha detto Ceriscioli -, attraverso il quale seguiamo la riapertura nelle condizioni di sicurezza».

Protagonisti del controllo sul rispetto delle misure previste dalle linee guida, saranno i Comuni come ha spiegato Ceriscioli, nel sottolineare che la Regione è al lavoro anche per la riapertura per i servizi sociali, «attesi delle famiglie che riprendono l’attività e il lavoro, collegati in parallelo all’apertura dell’attività economica».

Il presidente regionale Luca Ceriscioli mentre sigla un’ordinanza

«È stata una nostra scelta quella di supportare le imprese marchigiane con indicazioni precise, costruendo per loro una road map da qui fino al 18 – ha evidenziato Ceriscioli -. In questo modo, abbiamo messo le aziende nelle migliori condizioni per accompagnarle nella fase di ripartenza».

Ceriscioli poi ha posto l’accento sull’importanza di rispettare le misure di sicurezza, appellandosi al «grande senso di responsabilità per vivere in modo corretto questa possibilità di riapertura. Le Marche hanno le carte in regola come dato epidemiologico, che è il migliore in Italia» ha detto il presidente, spiegando che «se si dovesse riaccendere il dato pandemico, saremo costretti a tornare indietro».

Soddisfatto il presidente Anci Maurizio Mangialardi ha spiegato che i protocolli sono stati «calibrati sulle necessità del territorio», sottolineando che l’auspicio è quello che sia «un lavoro propedeutico all’azione del Governo». Mangialardi ha evidenziato che la Regione ha optato per un percorso condiviso e «non ha imposto nulla», ma ha anche sottolineato l’impegno della Regione nel posticipare i pagamenti delle imposte regionali, anche se, come ha ricordato «il Governo deve fare la sua parte».

L’assessora regionale alle attività produttive Manuela Bora ha ricordato «il collaudo positivo» avvenuto venerdì scorso per il protocollo di sicurezza stilato per la riapertura anticipata di parrucchieri ed estetiste e ha evidenziato che «la Regione sarà impegnata in attività di comunicazione dei contenuti delle linee guida» di tutti i protocolli varati. Inoltre ha spiegato che per quanto concerne le linee guida relative ai ristoranti, la distanza fra i tavoli sia all’interno che all’esterno dei locali è stata fissata in quella di sicurezza (almeno un metro) e che questa dovrà essere rispettata anche fra commensali se appartenenti a nuclei familiari diversi. Nei casi in cui questa distanza non possa essere garantita i titolari dei locali potranno dotarsi delle barriere in plexiglass per separare gli spazi garantire la sicurezza circa il contagio. Il caffè potrà tornare ad essere consumato al bancone del bar sempre rispettando la fatidica sogli di distanziamento interpersonale ed di evitare assembramenti. Anche il cono gelato potrà essere preso al bancone della gelateria, sempre con gli stessi accorgimenti. Per quanto riguarda le riaperture dei negozi di abbigliamento, sarà obbligatoria ovviamente la mascherina, mentre raccomandata è la sanificazione degli abiti dopo ogni prova. Obbligatoria invece la sanificazione dei camerini di prova.

L’assessore regionale Moreno Pieroni, ha rimarcato il lavoro di squadra compiuto dai due assessorati (turismo e commercio) che ha permesso di mettere a punto i protocolli e dare il via alla stagione estiva il 29 maggio. Il messaggio che deve passare dalle linee guida, ha sottolineato Pieroni, è quello che «chi arriva nelle Marche è sicuro dal punto di vista sanitario». Poi ha spiegato che per il turismo sono stati varati 4 diversi protocolli: quelli per le strutture ricettive alberghiere, uno per campeggi e villaggi, un’altro per bar e ristoranti, e un ultimo per i balneari. Sul fronte delle linee guida alberghiere è stata stabilita la sanificazione delle stanze ad ogni cambio di ospite, oltre all’igienizzazione quotidiana, ai distanziamenti fra i tavoli (almeno un metro) e ai percorsi di accoglienza agli ingressi e alle aree della ristorazione. Per quanto riguarda il protocollo dedicato a campeggi e villaggi l’accento è stato posto sulla sanificazione dei servizi igienici utilizzati in maniera promiscua da molte persone alla volta: qui la sanificazione avverrà 2-3 volte al giorno, mentre l’igienizzazione sarà continua. Nelle piscine per ogni 10 metri quadrati potranno esserci 10 bagnanti, mentre le distanze fra lettini, sdraio ed asciugamani, dovranno essere di due metri, le stesse che dovranno essere applicate nelle spiagge libere.

Da sinistra Pieroni, Ceriscioli, Mangialardi e Bora

Sul fronte dei balneari le linee guida sono state condivise con l’Emilia Romagna e forse lo saranno anche con l’Abruzzo: ogni ombrellone avrà a disposizione 10,5 metri quadrati, in pratica la distanza fra un ombrellone e l’altro potrà variare dai 3 ai 3,5 metri, lo stesso quella tra le file, mentre per quanto riguarda i lettini posti in riva al mare dovranno rispettare un distanziamento di due metri l’uno dall’altro. Per quanto riguarda le spiagge libere Pieroni ha spiegato che «le spiagge libere dovranno rimanere aperte alla fruizione dei marchigiani» e che il controllo sul rispetto delle misure imposte (distanziamento di due metri fra asciugamani, sdraio e lettini) e spetterà ai Comuni, mentre nei balneari sarà a carico anche dei titolari degli stabilimenti.

La Regione è al lavoro anche sul fonte delle riaperture dei centri estivi e dei servizi educativi, per dare una risposta alle famiglie che hanno ripreso e che riprenderanno a lavorare. Inoltre l’assessore regionale al Turismo ha annunciato che è in atto un ragionamento per elaborare misure che possano portare nelle Marche i marchigiani residenti all’estero.

Soddisfatto Andrea Giuliani, responsabile Oasi Confartigianato Imprese Ancona e Pesaro Urbino (balneari): «Ringraziamo la Regione che ha dimostrato grande sensibilità. Grazie ai distanziamenti concordati, si eviterà che la perdita di ombrelloni possa arrivare al 40%, fermandosi invece al 20%. Questo farà si che riusciamo a garantire una quota maggiore di occupazione».

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