Ancona-Osimo

Revocato lo sciopero dei benzinai, Ippoliti: «Alcuni non hanno capito le nostre ragioni»

Dalle 19 del 25 gennaio impianti tornati in servizio con le pompe self e questa mattina hanno riaperto regolarmente. Una decisione arrivata dopo l'ennesimo incontro di federazioni e sigle sindacali col governo. Le ragioni dei benzinai

Massimo Ippoliti, rappresentante Federazione Italiana Gestori Impianti Stradali carburante di Confcommercio

ANCONA – Revocato lo sciopero dei benzinai, durato 24 ore anziché 48 come inizialmente previsto. Dalle 19 di ieri sera 25 gennaio gli impianti sono tornati in servizio con le pompe self e questa mattina hanno riaperto regolarmente. Una decisione arrivata dopo l’ennesimo incontro delle federazioni e delle sigle sindacali con il governo centrale.

La Faib aveva già annunciato il dimezzamento delle giornate di sciopero, e anche Figisc e Fegica hanno aderito. «Abbiamo revocato lo sciopero più per non creare disagi agli automobilisti che per una intesa raggiunta con il governo, con il quale è in programma un nuovo incontro per l’8 febbraio» dichiara il rappresentante Figisc Confcommercio, Massimo Ippoliti.

Intanto nell’unica giornata di sciopero «diversi automobilisti non hanno compreso le ragioni del nostra protesta e cioè che siamo stati accusati di essere i responsabili del rialzo dei prezzi del carburante, mentre noi non c’entriamo niente. Alcuni si sono lamentati per i disagi».

Al centro della protesta dei benzinai la richiesta al governo di «correggere il decreto trasparenza abrogando il ‘cartellone’ che prevede il doppio prezzo, quello della stazione di servizio e quello medio praticato a livello regionale, sostituendolo, con un Qr-Code o un App o con dispositivi luminosi a distanza, per non gravare con nuovi adempimenti sulla categoria».

Ora Figisc evidenzia che «il confronto a questo punto si sposta in Parlamento» dove le federazioni e le sigle sindacali hanno già avviato una serie di incontri con i vari gruppi parlamentari «perché il testo del decreto trasparenza raccolga in sede di conversione le necessarie modifiche» conclude Ippoliti.

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