Ancona-Osimo

Revisioni bus, scuolabus e camion, Cna: «Da marzo appuntamento a novembre». Fp Cisl: «Assunzioni alla motorizzazione»

L'associazione di categoria accende i riflettori sui ritardi negli appuntamenti per le revisioni dei veicoli sopra le nove persone trasportate. A febbraio aveva manifestato per chiedere assunzioni nelle motorizzazioni civili

Trasporti in autostrada

ANCONA – «Un appuntamento per la revisione di un bus, di uno scuolabus o di un camion preso a marzo può andare a finire al mese di novembre». A denunciare le lungaggini nei controlli dei veicoli che trasportano merci e persone è Riccardo Battisti, presidente Cna Fita Marche. Una situazione che interessa non solo i camion, ma anche bus e scuolabus che trasportano dalle nove persone in su.

Per questi mezzi infatti la revisione è annuale, ma «nel corso degli anni i tecnici della motorizzazione civile sono diminuiti numericamente e parallelamente, anche se sono stati autorizzati centri privati, per l’esecuzione delle revisioni, i tempi restano lunghi perché sono i tecnici della motorizzazione civile a recarsi nei centri» spiega Cna.

«Con la ripresa post pandemia del turismo e delle gite scolastiche, i nostri addetti, per garantire alle persone viaggi in sicurezza, si recano alla motorizzazione addirittura alle 4 di mattina, perdendo intere giornate di lavoro per cercare di fare una revisione con urgenza». Nelle Marche sono circa 40mila i veicoli interessati dalla revisione annuale, tra camion, bus e minibus, su 140mila veicoli commerciali. Le imprese attive nel settore trasporti sono 3mila circa e 10mila circa gli addetti ai veicoli commerciali.

Cna fra presente che «in base ad una recente normativa nazionale la gran parte dei centri privati autorizzati per le revisioni dei mezzi pesanti non risulterebbero più idonei perché per una serie di caratteristiche come ad esempio gli spazi di manovra». A complicare la situazione anche lo sciopero che nei mesi scorsi ha interessato i centri di motorizzazione civile delle Marche, proprio per progressiva riduzione del personale.

Il risultato è quello che per una revisione di un mezzo pesante si può attendere anche «otto mesi». Nel frattempo camion, bus e scuolabus, se non riescono ad eseguire la revisione annualmente «possono circolare in deroga con la prenotazione della revisione, ma questo è possibile solo in Italia e non all’estero, per cui i mezzi non possono circolare fuori dal Paese. Inoltre, in caso di incidente stradale, la responsabilità di non aver eseguito la revisione nei tempi, resta in capo alle imprese e ai trasportatori».

Insomma, «la burocrazia ci blocca, e se da marzo si riesce a fare la revisione a novembre, significa che un mezzo per il 60% del suo tempo circola in deroga e non in regola, con le imprese che devono accollarsi tutti i rischi del caso, anche quando ci sono lesioni alle persone».

Cna chiede al governo «l’applicazione della norma che prevede la possibilità per i centri privati di eseguire le revisioni e l’ampliamento delle stazioni che possono eseguire le revisioni, così da consentire il controllo dei mezzi nei tempi necessari».

A febbraio il sindacato Fp Cisl aveva organizzato una mobilitazione dei lavoratori della motorizzazione civile delle Marche proprio per denunciare «l’organico ridotto all’osso. È una situazione che si trascina da anni – lamenta Francesco Todaro, segretario regionale Fp Cisl Marche – ai pensionamenti non sono seguite le necessarie assunzioni e c’è una carenza di organico impressionante che non consente di far fronte alle richieste. Se non verranno fatte nuove assunzioni i ritardi nelle revisioni diventeranno fisiologici. I governi che negli anni si sono avvicendati non hanno mai affrontato la questione, ma la sicurezza dei mezzi che circolano è anche legata ad un organico numericamente adeguato nei servizi di motorizzazione civile».

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