Ancona-Osimo

Regionali, Rinasci Marche lancia Petrini e Rubegni. Sostenibilità volano dell’economia

La presentazione dei due candidati dei Verdi in lizza per le elezioni di settembre con la lista che racchiude anche +Europa e civici. Al centro dell'agenda lo sviluppo del biologico. E poi energie rinnovabili e tutela del mare

La conferenza stampa di presentazione dei candidati Francesca Petrini e Roberto Rubegni

ANCONA –  La tutela dell’ambiente e la sostenibilità al centro dell’agenda politica. È quanto si propongono Francesca Petrini (Monte San Vito) e Roberto Rubegni (Ancona) i due candidati in lizza per il rinnovo del consiglio regionale con la lista “Rinasci Marche” che racchiude al suo interno le anime di Verdi, +Europa e Civici. Le due candidature sono state presentate questa mattina (martedì 28 luglio) ad Ancona alla presenza del portavoce regionale dei Verdi Marco Nocchi, del coportavoce regionale Adriano Cardogna, del coordinatore regionale dei Verdi Gianluca Carrabs e della consigliera federale dei Verdi Caterina Di Bitondo, componente del comitato esecutivo cittadino di Ancona.

Roberto Rubegni e Francesca Petrini

Due candidati dei Verdi dall’alto profilo e dalla grande competenza, legate al mondo dell’ecologia e dell’ambiente che rappresentano un valore aggiunto per le Marche, come ha evidenziato Marco Nocchi, specie in tempi in cui «l’incompetenza sembra essere diventata un merito».

Per Gianluca Carrabs la sfida è quella di rendere le Marche la prima regione in Europa ad agricoltura 100% bio. «La regione vanta già il primato di essere il primo distretto biologico più grande d’Europa» dice Carrabs, un tema al centro dell’agenda politica che rappresenta la prosecuzione della legge varata fra il ’90 e il ’95 e portata avanti proprio dai Verdi, come ha sottolineato Caterina Di Bitondo.

Le Marche hanno bisogno di un nuovo modello di sviluppo, secondo Carrabs, che valorizzi eccellenze e giacimenti naturali, che coniughi le produzioni artigianali con il binomio cultura e agricoltura.

«Siamo impegnati a sostenere la coalizione di centrosinistra,  in un momento in cui in casa bisogna rimettere un pò ordine – spiega Adriano Cardogna – , ma la casa è solida sui valori che rappresenta». Cardogna ha evidenziato anche la spinta ecologista della lista “Rinasci Marche”, «un gruppo nato ad Ancona che ha saputo consolidarsi e attrarre persone». Il covid e la crisi climatica secondo il coportavoce «hanno messo davanti agli occhi di tutti la strada da percorrere», e il consiglio regionale, deve diventare una grande «agenzia di sviluppo territoriale, questa è la svolta».

Francesca Petrini

Francesca Petrini imprenditrice agroalimentare attiva nella produzione di olio biologico da oltre 30 anni e membro Cna, ha sottolineato la sua scelta lungimirante compiuta in anni difficili quando non c’era ancora una sensibilità orientata al bio, ed ha evidenziato che la crisi climatica e l’emergenza covid impongono di agire: «Non c’è più tempo da perdere. Bisogna agire, passare all’azione». Insomma serve una inversione di rotta e una gestione diversa del territorio per contrastare il riscaldamento globale con i suoi effetti devastanti.

Per Francesca Petrini occorre «superare il pregiudizio» che i Verdi remino contro lo sviluppo dell’economia. Fra i punti programmatici al centro dell’agenda politica ci sono la simbiosi industriale e l’integrazione delle filiere, «concetti con cui dobbiamo familiarizzare» e che significano «nuovi posti di lavoro».

«Le Marche hanno un patrimonio storico e artistico unico» prosegue caratterizzato da microclima e biodiversità da tutelare e valorizzare. Insomma, ambiente fa rima e deve far rima con sviluppo, ma serve una visione di lungo periodo per garantire un equilibrio duraturo. Progresso sociale e sostenibilità sono gli obiettivi dell’azione politica, obiettivi oggi forse più semplici da raggiungere, dal momento che il covid e la crisi climatica «hanno creato una coscienza che va guidata».

Grande opportunità per le Marche il Green Deal Europeo, per la programmazione di politiche regionali.

Da sinistra Nocchi, Petrini, Di Bitondo, Rubegni e Carrabs

«Ho accettato molto volentieri la proposta del gruppo anconetano – dichiara Roberto Rubegni – di mettere a frutto gli anni di associazionismo nella tutela dell’ambiente e delle piccole produzioni, nella green economy e blue economy». Una sostenibilità che si ripercuote in molti aspetti della vita, inclusa la sanità, come spiega Rubegni, amministratore delegato di Ancona Ambiente, consigliere nazionale Slow Fodd Italia, fiduciario della condotta Slow Food Ancona Conero ed esponente dei Verdi. Una evidenza dimostrata anche dalla pandemia di coronavirus, che secondo Roberto Rubegni ha mostrato l’influenza dell’ambiente sulla prolificazione del virus.

Non solo, «un ambiente più sano, influenza anche la gestione della sanità, per quanto riguarda la cura di molte patologie che affliggono la società attuale». Insomma per una sanità efficiente occorre, a monte, un ambiente più salubre e meno inquinato. Una sostenibilità che è anche volano di sviluppo economico per le imprese che operano nell’agricoltura e nella pesca. «Serve un piano di mobilità importante – prosegue – specie per le zone più abbandonate come quelle appenniniche e del cratere, che non hanno più un collegamento con la costa».

L’obiettivo è quello di un rilancio turistico che veda al centro le eccellenze del territorio, fra le quali le piccole produzioni di nicchia, espressione delle tradizioni locali che contribuiscono alla salvaguardia dell’ambiente. Poi la «biodiversità da valorizzare», penalizzata dai cambiamenti climatici in atto, e la tutela del mare e dei parchi dove «siamo indietro con la programmazione europea che ci impone di raggiungere il 30% delle aree protette nelle Marche, mentre siamo solo a circa il 20%» conclude.

«In consiglio regionale faremo i Verdi veri – conclude – .Il tema della sostenibilità deve entrare nelle scelte della politica».
Agrifood, area marina protetta, energie rinnovabili tra i cavalli di battaglia di questa sfida.

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