Ancona-Osimo

Rapporto Sostenibilità 2020 di Astea, patrimonio e investimenti in crescita – VIDEO

È la fotografia scattata dal Rapporto di Sostenibilità 2020 presentato questa mattina nella sede osimana della multiutility, alla presenza dei vertici dell'azienda e della Regione

La presentazione del Rapporto di Sostenibilità 2020 Astea

ANCONA – Cresce il patrimonio e crescono gli investimenti per Astea. È la fotografia scattata dal Rapporto di Sostenibilità 2020 presentato questa mattina nella sede osimana della multiutility, alla presenza dei vertici dell’azienda, rappresentati da Fabio Marchetti, amministratore delegato del Gruppo Astea e dal direttore generale Massimiliano Belli. Presente il governatore Francesco Acquaroli, i giornalisti Francesco Giorgino, caporedattore Tg1 e docente Luiss e Roberto Giacobbo, conduttore della trasmissione televisiva Freedom. In platea anche i sindaci di Osimo Simone Pugnaloni e di Recanati Antonio Bravi, oltre al presente dell’ente Parco del Conero, Daniele Silvetti.

L’azienda, che ha un valore di produzione di 48.191.685 euro, ha visto un incremento del proprio patrimonio che è passato dai 106 milioni del 2019 ai 110 milioni del 2020. Ma a crescere sono stati nel 2020 anche gli investimenti che sono passati dai 14 milioni del 2019 ai 24 milioni dell’anno scorso, grazie anche alla realizzazione ad Ostra dell’impianto per il trattamento della frazione organica dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata, e finalizzato  alla produzione di biometano e fertilizzante. Un impianto unico nel suo genere nelle Marche, che dal 2022 potrà rispondere al fabbisogno della provincia di Ancona per lo smaltimento dell’umido organico, fino ad oggi portato fuori regione.

L’azienda si distingue anche per la scelta di fornitori del territorio: il 58% della spesa per acquisti di beni e servizi e per l’appalto di lavori è stata assegnata infatti a fornitori delle provincie di riferimento di Astea, ovvero Ancona e Macerata,  con ricadute economiche rilevanti sul tessuto economico locale.

Da sinistra Marchetti, Acquaroli, Notari, Belli e Giacobbo

Un report nel quale Astea ha «scelto di dare la parola ai dipendenti, che sono lo stakeholder più importante» ha sottolineato Massimiliano Belli, direttore generale del Gruppo Astea: «La stessa impostazione e la grafica selezionata mostrano che al centro dell’azienda e delle politiche di sostenibilità ci sono anche i collaboratori motivati e focalizzati sugli obiettivi aziendali».

L’amministratore delegato del Gruppo Astea Fabio Marchetti ha sottolineato il «balzo avanti» compiuto dall’azienda e «l’impegno sul territorio: oltre alla qualità del servizio cerchiamo sempre di mantenere il rispetto e la salvaguardia dell’ambiente». Inoltre ha spiegato che il futuro è orientato verso i grandi gestori: «Le dimensioni ed il volume di affari – prosegue – appaiono sempre più determinanti per competere in un contesto in cui operano pochi grandi operatori e le numerose piccole entità locali rischiano di essere fagocitate, perdendo la loro autonomia. Una crescita graduale, anche attraverso unioni e meccanismi di aggregazione innovativi, come il contratto di rete, consentirebbe di mantenere le decisioni a livello locale e di non cancellare l’identità di aziende che hanno fatto la storia del territorio e che possono rispondere alle richieste ed alle esigenze del cittadino, con cui mantengono un rapporto di prossimità e di conoscenza».

Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli

Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ha sottolineato che Astea «rappresenta una realtà territoriale, come molte altre utility, che sono cresciute e sono diventate società importanti e strutturate». La sfida per queste aziende secondo il governatore è quella di «fare sintesi e squadra e dare una prospettiva di crescita ad un patrimonio che deve essere proiettato nelle direzioni future». Il presidente ha infine evidenziato la necessità di evitare campanilismi «non ammissibili né ammessi» in questo settore, anche per «reggere alla gara del mercato».

Francesco Giorgino, caporedattore Tg1

Il caporedattore del Tg1 Francesco Giorgino, è entrato nel cuore del tema della sostenibilità ed ha spiegato che «non è una parola di moda, né una convenzione sociale, come spesso si tende a considerare, soprattutto in questo periodo. È una scelta strategica e un investimento estremamente utile e necessario che si fonda su un approccio: la parola sostenibilità altro non vuol dire, indipendentemente dalle sue declinazioni, che è capacità di proiettare le proprie scelte e decisioni in una dimensione temporale a medio e lungo termine, recuperando passato, presente e futuro». 

Secondo Giorgino non può esistere una azienda o un territorio che non hanno una chiara visione del futuro, « questo significa essere sostenibili». Nel commentare il nuovo claim aziendale “Tu, noi, Astea”, il giornalista Rai ha sottolineato che «rappresenta la volontà di mettere in chiaro questo legame molto forte con la comunità, il territorio e a recuperare il valore dell’utente e del cittadino».

A destra Roberto Giacobbo

Il giornalista e conduttore Roberto Giacobbo, ha rimarcato «ci dobbiamo rendere conto che viviamo in un Pianeta che ha delle risorse non infinite» che occorre saper gestire: «Più siamo bravi e meglio vivremo tutti».

Acqua, massimo impegno per tutelare l’importante risorsa

Astea ha svolto analisi su 167 campioni dell’acqua alla fonte, 980 quelli sulla rete di distribuzione, con zero parametri non conformi, per un totale di circa 31.000 parametri analizzati. A tutela dell’ambiente,la multiutility ha realizzato nel corso degli anni 16 fontane pubbliche, che a tutto il 2020 hanno erogato 30,5 milioni di litri.

E l’impatto positivo sul fronte ambientale è notevole: prendendo come campione una bottiglia da 1,5 litri con peso di 30 grammi, sono state evitate all’ambiente ben 20,56 milioni di bottiglie corrispondenti a circa 6.100 quintali.

Rinnovata poi la rete dell’acquedotto ed eseguiti importanti investimenti sulla rete fognaria per 1,4 milioni di euro, oltre che sugli impianti di depurazione per 1,1 milioni di euro, che proseguiranno anche negli anni futuri così da assicurare un sistema di raccolta ottimale ed i migliori trattamenti sulle acque reflue prima di essere reimmesse nell’ambiente.

Energia elettrica, livelli al top

Da sinistra Giorgino, Marchetti, Notari, Riderelli Belli e Giacobbo

Nelle aree servite, Osimo, Recanati e Polverigi, sono in aumento le cabine telecontrollate che sono 75 su 559 presenti nelle tre città, il 13%. L’obiettivo è quello di assicurare tempi di intervento più rapidi in caso di guasti e una riduzione importante dei disagi per gli utenti.

Nel 2020 Dea, il gruppo che svolge il servizio di distribuzione  di energia elettrica, ha realizzato la prima cabina di trasformazione interamente interrata in sostituzione di una fuori terra in modo da permettere una migliore integrazione architettonica con alcune nuove costruzioni del posto.

Illuminazione pubblica, più led

Crescono i punti led. Il Gruppo Astea, che con la controllata Dea, ha in gestione 13.222 punti luce pubblici tra Osimo, Recanati, Montelupone e Santa Maria Nuova, ha visto aggiungersi dal 1 settembre 2020 anche i punti luce di Agugliano (847) e Polverigi (1.230) dove sono già in corso i lavori per la sostituzione delle attuali lampade installate con soluzioni a basso consumo e resa cromatica ottimale.

Igiene urbana, record per la raccolta differenziata

Raccolta differenziata record ad Osimo dove si attesta al 76,6%, un dato che ne fa ancora il miglior Comune delle Marche tra quelli sopra i 30 mila abitanti. A Numana la differenziata è arrivata al 75,1%. In aumento rispetto all’anno precedente l’attività del Centro di Riuso a San Biagio di Osimo: 1.924 utenti hanno conferito materiali (+320 rispetto al 2019), 2.386 quelli che hanno ritirato (+300). La quantità di materiale riutilizzato e dunque non inviato in discarica sale da 33,1 a 40 tonnellate.

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